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JP Morgan agevolò i traffici sessuali di Epstein, Nyt

Keystone-SDA

"Quando la maggior parte delle persone pensa a Jeffrey Epstein, pensa a uno scandalo di abusi sessuali. Ma è anche uno scandalo finanziario, in cui JPMorgan non solo ha permesso l'attività di traffico sessuale di Epstein, ma lo ha pure arricchito e ricavato profitti".

(Keystone-ATS) Lo scrive il New York Times rivelando in un’inchiesta retroscena inediti del rapporto tra la banca e il defunto finanziere pedofilo.

Epstein, secondo il quotidiano, ha utilizzato JPMorgan come ingranaggio cruciale nelle sue operazioni di traffico sessuale. In un periodo in cui il finanziere abusava sessualmente di ragazze adolescenti e giovani donne, JPMorgan ha elaborato per lui oltre 4.700 transazioni, per un totale di oltre 1,1 miliardi di dollari, inclusi i pagamenti alle sue vittime.

Ha anche trasferito il suo denaro a banche russe e dell’Europa orientale che sembravano collegate alle operazioni di traffico sessuale di Epstein. Il denaro contante, sottolinea il Nyt, è la valuta dei criminali e JPMorgan ha permesso a Epstein di prelevare decine di migliaia di dollari al mese, importi che avrebbero dovuto far scattare l’allarme interno.

La banca ha anche aperto conti intestati alle vittime e agli assistenti di Epstein, a volte senza effettuare la dovuta “diligence” e senza cogliere i segnali d’allarme del traffico di esseri umani. I dipendenti della banca lanciarono l’allarme su come Epstein stesse utilizzando JP Morgan, ma i loro avvertimenti sono rimasti inascoltati.

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