Italia: Felix Baumgartner muore durante volo parapendio

Felix Baumgartner, 56 anni, sportivo austriaco dell'estremo, è morto oggi nelle Marche in un incidente a Porto Sant'Elpidio (Fermo) mentre era in volo con un parapendio a motore.
(Keystone-ATS) Baumgartner ha perso il controllo del mezzo, forse a causa di un malore, precipitando sul bordo di una piscina di una struttura ricettiva. Per l’uomo dei record, fatale un banale incidente. Saranno il medico legale e l’agenzia nazionale per la sicurezza del volo a fare chiarezza sulle cause.
Il recordman alloggiava in una struttura ricettiva di Fermo insieme alla moglie, accorsa sul luogo della tragedia subito dopo la tragedia. Nel pomeriggio il 56enne aveva acceso il suo parapendio: breve il tragitto percorso prima dello schianto avvenuto intorno alle 16.00 quando il mezzo è precipitato sul bordo di una piscina, urtando anche una ragazza, animatrice nella struttura. Nulla di grave fortunatamente per lei che è stata comunque trasportata all’ospedale per gli accertamenti e le cure del caso.
Per il 56enne invece non c’è stato niente da fare; a nulla sono valsi i tentativi dei sanitari tra lo sconcerto dei presenti. Una prima ipotesi è che lo sportivo sia stato colto da un malore fatale che gli ha fatto perdere il controllo del velivolo, poi precipitato nella struttura ricettiva. Ma non sono esclusi un guasto tecnico o un imprevisto in volo a cui il famoso base-jumper austriaco non è riuscito a porre rimedio. Tutte le ipotesi sono al momento al vaglio degli inquirenti.
Insieme ai sanitari, sul luogo della tragedia, sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’area considerando anche la perdita di carburante dal motore del parapendio.
Baumgartner, paracadutista e base-jumper di fama internazionale, era una star nel mondo degli sport estremi, spingendosi ai confini fisici del volo umano. Fin dal suo volo in caduta libera, senza precedenti, attraverso il Canale della Manica nel 2003. Con un team formato dal top mondiale di scienziati, ingegneri e medici, si era preparato per riscrivere la storia e far progredire la ricerca aeronautica con il Red Bull Stratos.
Aveva iniziato con lo skydive (paracadutismo sportivo) a 16 anni, mostrando le sue abilità in esibizioni e gare a squadre dell’esercito austriaco. Nel 1988 aveva iniziato a esibirsi con lo skydive per Red Bull. Negli Anni Novanta Baumgartner aveva chiuso con il paracadutismo tradizionale per concentrarsi sul base jumping. Il suo capolavoro era stato l’evento di sport estremo del secolo: aveva completato con successo il salto Red Bull Stratos dall’altezza di oltre 39 chilometri, con una velocità stimata in 1.342,8 chilometri orari durante i 4 minuti e 22 secondi di caduta libera.
Il suo salto dal “bordo dello spazio” era stato acclamato in tutto il mondo. Con quell’impresa – il 14 ottobre 2012 -, aveva stabilito tre record: quello dell’altezza massima raggiunta da un pallone aerostatico con equipaggio, l’altezza maggiore di un lancio da pallone aerostatico e la velocità massima raggiunta da un uomo in caduta libera.
È stato il primo uomo a infrangere la velocità del suono (1.110 km/h) al di fuori di un veicolo. La caduta libera supersonica gli era valsa, nel 2013, il titolo di “People’s Choice Adventure” dell’anno. Una carriera strepitosa, finita tragicamente con un incidente in parapendio.