Israele respinge accuse E3, ‘Hamas ruba aiuti per la sua guerra’

Il ministero degli Esteri israeliano ha respinto con forza la dichiarazione dei tre Paesi europei E3, Francia, Germania e Regno Unito, che accusano Israele di ostacolare gli aiuti umanitari a Gaza.
(Keystone-ATS) “Hamas ruba gli aiuti umanitari, li usa per ricostruire la sua macchina da guerra e si nasconde dietro ai civili”, ha dichiarato il portavoce, Oren Marmorstein. “Respingiamo categoricamente l’accusa di politicizzazione degli aiuti”, ha aggiunto, sottolineando che durante i 42 giorni di tregua sono entrati a Gaza 25.000 camion. “Israele monitora costantemente la situazione sul campo e non c’è mancanza”.
Il portavoce ha poi citato l’articolo 70 del Primo Protocollo Aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra, che impone la fornitura di aiuti in caso di necessità, ma ha anche ricordato che l’articolo 23 della Quarta Convenzione esonera da questo obbligo se gli aiuti possono rafforzare il nemico. “Hamas ha dirottato gli aiuti per alimentare la sua macchina del terrore”, ha dichiarato. Marmorstein ha quindi criticato l’E3 per non aver condannato Hamas: “La dichiarazione ignora completamente che Hamas prende di mira i civili israeliani e si nasconde tra i civili palestinesi, mentre accusa Israele di attaccare personale umanitario e strutture mediche: una posizione moralmente distorta”. “Quando si verificano incidenti, l’Idf conduce indagini approfondite e trasparenti”, ha detto.
Infine, ha condannato il fatto che “la dichiarazione dell’E3 accenni appena alla detenzione di 59 ostaggi da parte di Hamas in condizioni disumane, sottoterra, affamati e torturati”. “Il tentativo dell’E3 di creare una falsa equivalenza tra Israele e Hamas è eticamente scandaloso. Hamas ha iniziato questa guerra e può farla finire domani, rilasciando gli ostaggi e deponendo le armi”, ha concluso.