Israele: Knesset approva in prima lettura pena morte per terroristi
L'emendamento al codice penale, richiesto dal ministro della Sicurezza Nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir e approvato dal Comitato per la Sicurezza Nazionale, è stato approvato in prima lettura con 39 voti favorevoli e 16 contrari.
(Keystone-ATS) La proposta diventerà legge solo dopo tre votazioni e potrebbe applicarsi ai palestinesi condannati per attacchi mortali contro israeliani. “Sulla buona strada per fare la storia. Lo abbiamo promesso e lo abbiamo mantenuto”, ha scritto su X il ministro della Sicurezza Nazionale Ben Gvir.
La votazione si è svolta nel mezzo di una tregua tesa con Hamas nella guerra di Gaza, in corso fin dagli attacchi dell’organizzazione islamista del 7 ottobre 2023. Sebbene la pena di morte esista per un numero limitato di crimini in Israele, il Paese è diventato di fatto un paese abolizionista: l’autore dell’Olocausto nazista Adolf Eichmann fu l’ultima persona a essere giustiziata nel 1962. Ben Gvir aveva minacciato di ritirare il suo partito Jewish Power dalla coalizione di governo se la legge non fosse stata messa ai voti.
Una dichiarazione del comitato per la sicurezza, che include la nota esplicativa del disegno di legge, afferma: “Il suo scopo è quello di sradicare il terrorismo e creare un forte deterrente”. “Si propone che un terrorista condannato per omicidio motivato da razzismo o odio verso il pubblico, e in circostanze in cui l’atto è stato commesso con l’intento di danneggiare lo Stato di Israele, sia condannato alla pena di morte, obbligatoria”, si legge nella dichiarazione.
Hamas ha affermato che la legge proposta “incarna il brutto volto fascista dell’occupazione sionista canaglia e rappresenta una palese violazione del diritto internazionale”. Il Ministero degli Esteri palestinese, con sede a Ramallah, l’ha definita una “nuova forma di escalation dell’estremismo e della criminalità israeliana contro il popolo palestinese”.