Israele: Netanyahu, “Grazie Trump per sanzioni alla Cpi”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato oggi sulla rete sociale X il presidente statunitense Donald Trump per la sua "coraggiosa" decisione di imporre sanzioni alla Corte penale internazionale (Cpi) e al suo personale.
(Keystone-ATS) “Grazie, Presidente Trump, per il suo coraggioso ordine esecutivo sulla Cpi. Difenderà l’America e Israele da un tribunale corrotto, antiamericano e antisemita, che non ha alcuna giurisdizione o base per impegnarsi in azioni legali contro di noi”, si legge nel messaggio.
“La Corte penale internazionale ha condotto una campagna spietata contro Israele come prova per un’azione contro l’America. L’ordine esecutivo del Presidente Trump protegge la sovranità di entrambi i paesi e i suoi coraggiosi soldati. Grazie, Presidente Trump”, ha aggiunto Netanyahu.
Disappunto in Europa
Di tutt’altro tenore la reazione a Bruxelles. “Sanzionare la Cpi minaccia l’indipendenza della Corte e mina il sistema di giustizia penale internazionale nel suo complesso”, dichiara sulle reti sociali il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
“L’ordine esecutivo rappresenta una seria sfida al lavoro della Cpi con il rischio di influenzare le indagini e i procedimenti in corso, anche per quanto riguarda l’Ucraina, incidendo su anni di sforzi per garantire la responsabilità in tutto il mondo”, afferma invece un portavoce della Commissione europea, che “esprime il suo rammarico per la decisione degli Stati Uniti di imporre sanzioni alla Corte penale internazionale”.
“La Corte penale internazionale è di fondamentale importanza nel sostenere la giustizia penale internazionale e la lotta contro l’impunità. L’Ue sostiene la Corte penale internazionale e i principi stabiliti nello Statuto di Roma (…). L’Ue monitorerà le implicazioni dell’ordine esecutivo e valuterà possibili ulteriori misure”, sottolinea il portavoce dell’esecutivo comunitario.
Cpi condanna
“La Corte penale internazionale condanna l’emanazione da parte degli Stati Uniti di un ordine esecutivo volto a imporre sanzioni ai propri funzionari e a danneggiare il loro lavoro giudiziario indipendente e imparziale”. Lo scrive la stessa Cpi sulla rete sociale X.