India e Messico, nuovi mercati per gli orologi svizzeri?

L'India e il Messico potrebbero affermarsi come nuovi motori di crescita per l'industria orologiera svizzera, messa a dura prova dai dazi doganali statunitensi e dal calo della domanda in Cina.
(Keystone-ATS) Lo afferma uno studio pubblicato oggi dalla società di consulenza Deloitte.
Il settore, emblematico per la Svizzera, sta attraversando attualmente “uno dei periodi più complessi della sua storia recente”, sottolineano i ricercatori nel rapporto che ogni anno prende il polso al ramo. L’orologeria, terzo comparto di esportazione per la Confederazione, si trova nell’incertezza in relazione agli Stati Uniti, il suo più grande mercato di sbocco, da quando la Casa Bianca ha imposto in agosto dazi doganali del 39% sui prodotti elvetici.
Inoltre l’export di orologi verso la Cina – l’altro grande mercato dei produttori svizzeri – continuano a diminuire, poiché la domanda risente delle turbolenze del settore immobiliare e della disoccupazione giovanile nel gigante asiatico. Per attenuare il calo dei mercati consolidati le imprese elvetiche “devono quindi cercare nuove regioni in crescita”, secondo Karine Szegedi, partner di Deloitte, citata in un comunicato.
Nel 2023 la società di revisione e consulenza aveva già identificato l’India come una nazione ad alto potenziale per l’orologeria. Da allora la Svizzera ha firmato un accordo di libero scambio, entrato in vigore il primo ottobre, che faciliterà l’accesso a un paese trainato da una classe media in crescita.
Nell’edizione 2025 lo studio mette in evidenza anche il Messico, una nazione con cui la Svizzera ha stipulato un accordo di libero scambio nel 2021. Da allora, le esportazioni di orologi sono quintuplicate, portando il Messico ad essere il primo mercato dell’America Latina. Con i dazi doganali statunitensi le ditte elvetiche avrebbero quindi interesse a rafforzarsi in questo paese, già in piena espansione.
Lo studio si occupa anche delle abitudini dei consumatori. La maggior parte delle persone che desiderano acquistare un orologio preferisce recarsi in negozio piuttosto che effettuare un acquisto online, rivela l’indagine. Inoltre i negozi multimarca sono più apprezzati dai clienti rispetto a quelli monomarca, nonostante il boom di questi ultimi.
“Mentre molti settori hanno deliberatamente puntato sulla digitalizzazione dei propri canali di vendita, il commercio al dettaglio tradizionale rimane essenziale per l’industria orologiera”, osservano gli specialisti di Deloitte. “La consulenza, l’atmosfera e la possibilità di vedere i prodotti dal vivo creano un clima di fiducia nei confronti di un marchio. Nessun canale online può sostituire questi aspetti”.