In cantiere iniziativa contro caro affitti
(Keystone-ATS) L’Associazione svizzera inquilini (ASI) intende lanciare un’iniziativa popolare contro gli affitti troppo alti. Il testo mira a bandire gli elementi di mercato dal diritto di locazione e prevede un controllo automatico delle pigioni.
In futuro, i proprietari non dovrebbero più poter aumentare gli affitti in base alle consuetudini locali o di quartiere, ha dichiarato oggi a Keystone-ATS il consigliere nazionale e vicepresidente dell’ASI Michael Töngi (Verdi/LU), confermando quanto riportato dalla “NZZ am Sonntag”.
“Vogliamo finalmente abbattere i rendimenti eccessivi che costano miliardi agli inquilini ogni anno”, ha aggiunto Töngi. L’associazione ha adottato il contenuto dell’iniziativa. Il testo è ora stato sottoposto alla Cancelleria federale per un esame preliminare e il lancio è previsto per il prossimo autunno.
Come detto, l’iniziativa contempla anche un controllo regolare e automatico degli affitti. Se verrà attuata, il legislatore dovrà chiarire esattamente chi, quando e come dovrà incaricarsi di queste verifiche.
Secondo l’ASI, attualmente gli inquilini sono spesso abbandonati a loro destino in caso di controversie. Molti non sono in grado di andare fino in fondo alle procedure o non vogliono rischiare uno scontro perché dipendono dal proprietario.
Per l’Associazione dei proprietari fondiari (APF-HEV) invece, un affitto senza alcun riferimento al contesto del mercato immobiliare sarebbe un autorete. Stando al suo direttore Markus Meier, citato dalla “NZZ am Sonntag”, non si costruirà senza sufficienti opportunità di reddito e ciò sarebbe disastroso, vista la situazione tesa del settore.
Il tema degli affitti sarà peraltro già affrontato dal popolo durante la votazione del 24 novembre. Gli aventi diritto si recheranno alle urne per esprimersi su maggiori possibilità di controllo per i locatori in caso di subaffitto e per rendere più facile la disdetta dei contratti per bisogno personale.
Contro le due proposte, che modificano il diritto di locazione, approvate dal Parlamento sono stati indetti dei referendum. Gli oppositori parlano di un “attacco frontale da parte della lobby immobiliare”.
Altre due proposte, che mirano a rendere più difficile la contestazione dell’affitto iniziale e a semplificare gli aumenti in base alle consuetudini locali, sono già state elaborate. “Si tratta di permettere ai proprietari di sbarazzarsi più rapidamente dei loro inquilini e di alzare più facilmente le pigioni”, ha commentato Töngi stroncando le novità in fase di preparazione, mentre per Meier lo scopo è chiarire le formalità e precisare le regole esistenti.