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Il Parlamento sloveno riconosce lo Stato palestinese

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) La Slovenia ha riconosciuto la Palestina come Stato sovrano e indipendente, al termine di una maratona parlamentare.

In una atmosfera di grande confusione, fra colpi di scena, decisioni annunciate e poi ritirate da parte dell’opposizione, i voti a favore sono stati 52 su 90.

Il Partito democratico sloveno (Sds, conservatore), principale forza di opposizione guidata dall’ex premier Janez Jansa, aveva deciso di presentare una nuova proposta di referendum consultivo sul riconoscimento, dopo che poche ore prime aveva ritirato per motivi tecnici la precedente richiesta referendaria.

Una manovra che aveva lo scopo di ritardare il voto di 30 giorni, secondo le regole parlamentari. Ma, a sorpresa, la presidente del Parlamento Urska Klakocar Zupancic ha dichiarato che l’opposizione ha “abusato del meccanismo referendario”, sostenendo che la scadenza di 30 giorni si applica solo ai progetti di legge e non ai decreti.

Nel corso di una caotica sessione di sei ore, interrotta più volte per motivi procedurali, la mozione è stata dunque respinta. L’opposizione ha boicottato la seduta, ad eccezione di un deputato che si è astenuto.

Riconoscendo la Palestina, il piccolo Paese alpino ha imitato quanto fatto di recente da Spagna, Norvegia e Irlanda.

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