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Il padiglione svizzero a Osaka, “da Heidi alla high-tech”

Keystone-SDA

La Svizzera vuole presentarsi come un Paese innovativo e sostenibile all'Esposizione Universale di Osaka, che si aprirà domenica. Con il suo padiglione intende offrire un programma che spazia da "Heidi all'alta tecnologia".

(Keystone-ATS) Il programma “riflette l’evoluzione della Svizzera dal suo iconico patrimonio alpino a un centro di fama mondiale di tecnologia e innovazione all’avanguardia”, si legge nella cartella stampa di Presenza Svizzera.

La mascotte del padiglione svizzero sarà Heidi, l’eroina dell’autrice Johanna Spyri, nella versione del famoso cartone animato giapponese degli anni Settanta. L’obiettivo è quello di “approfondire le già strette relazioni tra i due Paesi”, spiega Presenza svizzera.

Interpellato da Keystone-ATS, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non è stato in grado di dire se i membri del Consiglio federale avessero in programma di recarsi in Giappone per l’Esposizione universale o per la Giornata nazionale svizzera, prevista per il 22 aprile.

Impronta ecologica ridotta

La Svizzera intende fare del proprio padiglione l’edificio con la minore impronta ecologica dell’intero sito. Il padiglione sarà composto da un edificio funzionale e da sale espositive sferiche adiacenti.

Queste cinque “sfere” saranno sostenute da una struttura leggera su cui sarà stesa una pellicola. Secondo il DFAE, l’involucro degli spazi espositivi pesa solo 400 kg, non più dell’1% del peso degli involucri edilizi convenzionali.

La pellicola è riciclabile e sarà riutilizzata dopo l’esposizione per costruire mobili. L’edificio funzionale è composto da elementi modulari che sono già stati utilizzati e che saranno riutilizzati dopo l’Expo 2025.

Dalle scienze della vita all’IA

Nel suo padiglione, Berna presenterà 25 progetti di università, istituti di ricerca, start-up e aziende svizzere. Fra questi anche un’installazione interattiva di arte e scienza che invita i visitatori a esprimere i propri desideri per il futuro, sviluppata da CodeLounge, il laboratorio di Ricerca e Sviluppo dell’Istituto del Software all’USI. I partecipanti sussurreranno le loro speranze in anelli illuminati attorno a un lago centrale, innescando la formazione di bolle di sapone galleggianti. Queste bolle, alcune piene di nebbia, simboleggiano la manifestazione di aspirazioni collettive.

Un’innovazione fondamentale di questa installazione è l’integrazione dell’analisi dei dati basata sull’intelligenza artificiale, ha spiegato a Keystone-ATS Marco D’Ambros, direttore di CodeLounge. Il sistema sviluppato catturerà i desideri espressi in inglese e giapponese, li convertirà in testo e li categorizzerà automaticamente in cluster tematici, usando tecniche moderne di intelligenza artificiale.

L’obiettivo del padiglione elvetico è mostrare la capacità di innovazione della Svizzera, in particolare nei settori delle scienze della vita, della salute e dell’alimentazione, dell’ambiente, della sostenibilità, del clima e dell’energia, nonché della robotica e dell’intelligenza artificiale.

Il costo del padiglione è di 19,4 milioni di franchi, di cui 13,2 milioni a carico della Confederazione. Gli sponsor contribuiscono con 4,4 milioni di franchi.

L’Esposizione Universale si terrà a Osaka dal 13 aprile al 13 ottobre con il tema “Progettare la società del futuro, immaginare la nostra vita di domani”. Gli organizzatori prevedono 150 Paesi e 28 milioni di visitatori.

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