Il maltempo blocca la Flotilla. Israele, ‘terroristi’

Il maltempo frena la missione della Global Sumud Flotilla salpata ufficialmente ieri da Barcellona per portare aiuti umanitari a Gaza.
(Keystone-ATS) Le imbarcazioni, una ventina in tutto, sono rientrate all’alba nel porto catalano a causa di una tempesta che ha colpito il nordest della Spagna.
La decisione di tornare indietro – hanno spiegato dall’organizzazione – è stata presa per garantire la sicurezza degli equipaggi che trasportano oltre 300 attivisti, fra cui anche Greta Thunberg, ed evitare rischi soprattutto per le barche più piccole.
Il cambio di programma potrebbe comportare una modifica dei piani iniziali anche per le altre imbarcazioni che si uniranno alla spedizione dai porti italiani di Genova e Catania, da Tunisi e dalla Grecia per incontrarsi in acque internazionali (tra Europa e Africa) intorno al 6 settembre e proseguire il viaggio fino alle coste della Striscia, dove prevedono di arrivare a metà settembre con una cinquantina di navi.
A complicare la missione non è solo il meteo avverso, ma ci sono anche gli avvertimenti da parte di Israele. Il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir ha presentato al governo di Netanyhau un piano per fermare la Global Sumud Flotilla che prevede arresti per gli attivisti con una detenzione prolungata nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate abitualmente per i terroristi.
Inoltre saranno negati ‘privilegi’ come tv, radio e cibo specifico: “Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell’agiatezza”, ha tuonato il ministro. Una posizione che “preoccupa” ma non ferma la Flotilla. “Noi andremo avanti. Non ci facciamo intimorire perché sappiamo di muoverci nella totale legalità” ha commentato all’agenzia italiana ANSA Maria Elena Delia, portavoce per l’Italia della Global Sumud Flotilla.
“Noi stiamo facendo tutto secondo le regole. Questa missione è totalmente legale, pacifica e umanitaria. Non vedo come portare cibo e acqua a una popolazione che sta morendo di fame, oltre che di bombardamenti, possa essere considerato un appoggio ad Hamas”.