IDF, attacco mirato a Beirut, 8 morti e 59 feriti
(Keystone-ATS) Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno condotto “un attacco mirato” su Beirut con l’obiettivo di colpire un membro di alto rango degli Hezbollah ricercato anche dagli USA. Stando al ministero della sanità libanese il bilancio è di almeno otto morti e 59 feriti.
L’edificio bersagliato si trova nel quartiere Jamus, vicino alla moschea al Qaem, nel cuore della roccaforte di Hezbollah. Sul posto ambulanze e civili sono accorsi per cercare le vittime sotto le macerie.
La TV panaraba Aljazeera ha indicato quale obiettivo dell’attacco Ibrahim Aqil, capo della forza Al-Radwan, l’unità d’élite della formazione libanese filo-iraniana. Una fonte vicina a Hezbollah afferma che Aqil è stato ucciso nel raid israeliano.
Era ricercato dagli Stati Uniti anche per il suo ruolo nell’attentato del 1983 contro una caserma dei Marines a Beirut e per aver diretto la presa di ostaggi americani e tedeschi in Libano negli anni ’80.
Taglia da 7 milioni
Già nel 2015 gli Stati Uniti avevano classificato Ibrahim Aqil come “terrorista” e il suo nome era legato a numerosi attacchi terroristici in tutto il mondo e ad attività militare anche in Siria.
L’anno scorso, in occasione del 40esimo anniversario dell’attentato all’ambasciata americana a Beirut, la Casa Bianca annunciò che avrebbe dato 7 milioni di dollari a chiunque avesse diffuso informazioni su Aqil, uno dei responsabili dell’attentato che costò la vita a 63 persone.