I traslochi in Svizzera restano ai minimi storici, UST
Circa un decimo della popolazione svizzera l'anno scorso ha traslocato, con una quota che quindi rimane stabile a bassi livelli. Lo ha comunicato questa mattina l'Ufficio federale di statistica (UST).
(Keystone-ATS) Per la precisione, nel 2024 ha traslocato il 9,3% della popolazione, esattamente la stessa quota del 2023. Dal 2020 la propensione a spostarsi è diminuita di più del 10%.
Tra coloro che hanno cambiato casa nel 2024, quasi tre quarti sono rimasti nello stesso Cantone: il 36% ha traslocato all’interno dello stesso Comune e il 35% in un altro Comune dello stesso Cantone. Un ulteriore 16% si è trasferito in un altro Cantone e il restante 13% all’estero, sottolinea l’UST.
Il più alto tasso di trasloco è stato riscontrato nei Cantoni di Basilea Città (11,3%) e Neuchâtel (10,6%), quello più basso nei Cantoni di Nidvaldo (7,4%) e Obvaldo (7,4%). In Ticino la quota è stata dell’8,6% e nei Grigioni dell’8,8%.
Il calo di traslochi osservato tra il 2020 e il 2024 ha riguardato principalmente le persone di meno di 60 anni, con una diminuzione del 10% della loro frequenza di mobilità. Inoltre, le persone celibi/nubili hanno cambiato casa due volte più spesso (12,3%) rispetto alle persone sposate (6,5%). In termini di nazionalità, la quota dei cittadini svizzeri ad aver traslocato (7,6%) è stata sensibilmente inferiore a quella degli stranieri (13,8%).
Secondo quanto rilevato dall’UST, i traslochi avvengono soprattutto per un cambio di dimensione dell’abitazione. Quando le persone si trasferiscono da un Comune urbano a uno rurale, guadagnano in media 17 metri quadrati di superficie abitabile. Facendo il percorso inverso, si perdono invece 24 metri quadrati.