Houthi, “saliti a 80 i morti nei raid Usa in Yemen”

Sono saliti ad almeno 80 i morti negli attacchi statunitensi che ieri hanno colpito un porto di rifornimento nello Yemen. Lo hanno dichiarato i ribelli Houthi, ribadendo che si tratta dell'attacco più mortale della campagna di 15 mesi di Washington.
(Keystone-ATS) Gli attacchi al porto di Ras Issa contro il gruppo sostenuto dall’Iran miravano a interrompere rifornimenti e finanziamenti per i ribelli, che controllano vaste aree del Paese più povero della Penisola Arabica, ha dichiarato l’esercito statunitense. L’emittente televisiva dei ribelli, Al-Masirah, citando funzionari locali, ha dichiarato che il bilancio dell’attacco è “salito a 80 morti e 150 feriti”.
In seguito ai raid, gli Houthi hanno annunciato attacchi missilistici contro Israele e due portaerei statunitensi, con l’esercito dello Stato ebraico che ha dichiarato di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen.
Manifestanti, al grido di “Morte all’America! Morte a Israele”, si sono radunati nelle città controllate dai ribelli in tutto il Paese, inclusa una grande manifestazione nella capitale Sana’a. “Il rafforzamento militare americano e la continua aggressione contro il nostro Paese porteranno solo a ulteriori contrattacchi, scontri e confronti”, ha dichiarato alla folla a Sana’a il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree.