Helvetia e Baloise, è il momento della mega-fusione

Una mega-fusione è all'ordine del giorno nel mondo assicurativo svizzero: Helvetia e Baloise si fondono per diventare la seconda compagnia del ramo.
(Keystone-ATS) Oggi gli azionisti di entrambe le società dovrebbero dare il via libera all’operazione, che avrà anche profonde ripercussioni sull’impiego.
Le rispettive assemblea generali straordinarie sono in programma rispettivamente alle 13.00 (Helvetia) e alle 16.00 (Baloise). I proprietari voteranno per formare la nuova entità “Helvetia Baloise Holding”. Secondo gli esperti il sì è molto probabile e anche la Finma, l’autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, dovrebbe dare il suo assenso.
Ad aprire la porta alla fusione è stata la cooperativa Patria, che è azionista principale di Helvetia, controllandone circa un terzo. Dal mese di aprile Patria detiene infatti anche una partecipazione significativa presso Baloise, avendo rilevato il pacchetto azionario del 9% dell’investitore Cevian.
Quella che è stata definita un’unione tra pari è stata annunciata il 22 aprile. Con un volume d’affari combinato di oltre 20 miliardi di franchi e circa 22’000 collaboratori dovrebbe nascere un nuovo grande attore del comparto.
Sul mercato nazionale, Helvetia Baloise è al secondo posto sia nel ramo vita che in quello danni, dopo rispettivamente Swiss Life e La Mobiliare. In Europa – con attività in Germania, Spagna, Italia, Francia, Belgio, Lussemburgo, Austria e nel segmento globale delle polizze speciali – entra nella top ten delle compagnie assicurative quotate in borsa.
Basilea è stata scelta come sede della nuova società. Baloise (che in passato in italiano si presentava come Basilese) fornirà il presidente designato del consiglio di amministrazione, Thomas von Planta, mentre Fabian Rupprecht, numero uno di Helvetia, guiderà il gruppo come Ceo.
Obiettivo dei due manager è “migliorare la posizione di mercato”, realizzando “notevoli sinergie”, di modo da “aumentare significativamente il valore dell’azienda”. A partire dal 2029 sono previste sinergie per un totale di 350 milioni di franchi all’anno. I costi di integrazione dovrebbero ammontare a 500-600 milioni.
L’attenzione si concentrerà sulla riduzione dei doppioni. Non è stato ancora comunicato il numero di posti di lavoro che saranno soppressi nell’operazione: gli analisti stimano però che si perderanno fino a 1600 dei circa 7000 posti di lavoro in Svizzera. I I tagli più consistenti sono attesi nella sede centrale di Helvetia a San Gallo. In discussione vi sono inoltre le attività in Germania: il motivo è che sul mercato tedesco, altamente competitivo, c’è poco da guadagnare. Cevian aveva in passato chiesto a gran voce la vendita della corrispondente unità di Baloise.
Fondata nel 1863 come compagnia di assicurazioni contro gli incendi (sulla scia, come per altre realtà del settore, del famoso rogo di Glarona del 1861), la società Bâloise – la ragione sociale della holding conserva ancora oggi l’accento circonflesso, contrariamente al marchio commerciale – è cresciuta rapidamente fino a diventare una delle maggiori compagnie elvetiche: al momento della sua massima espansione geografica, intorno al 1938, era presente in 51 paesi. Helvetia, le cui origini risalgono al 1858, ha acquisito una notevole importanza soprattutto nel recente passato: importanti sono state le acquisizioni di Nationale Suisse nel 2014 e del gruppo spagnolo Caser nel 2020.