GR: no a CEO invece del sindaco a St. Moritz

I cittadini di St. Moritz (GR) hanno respinto oggi, con 709 voti contrari e 508 a favore, la proposta di sostituire il sindaco con la figura di un CEO. Approvata invece chiaramente la riduzione del consiglio comunale da 17 a 11 membri.
(Keystone-ATS) L’obiettivo, secondo le autorità comunali, di dotarsi di un direttore generale (o appunto un CEO) era di rispondere alla crescente complessità delle funzioni amministrative e alle aspettative della popolazione per una gestione più moderna ed efficiente.
Con il modello del CEO si voleva separare la guida politico-strategica da quella operativa: un direttore generale si sarebbe occupato di gestire la macchina comunale, eliminando la figura del segretario comunale. Egli sarebbe stato affiancato da una direzione composta dai capi dei vari dipartimenti amministrativi.
“Oggi il municipio si occupa anche di compiti ripetitivi e di microgestione. Ciò distoglie l’attenzione dall’incarico principale, ovvero portare avanti in modo strategico St. Moritz”, aveva dichiarato recentemente il sindaco Christian Jott Jenny ai microfoni di SRF. Con il nuovo modello le questioni strategiche sarebbero rimaste in mano ai politici, mentre l’operatività di tutti i giorni sarebbe stata affidata al CEO.
Nel Comune engadinese di circa 5’000 abitanti l’idea non ha però convinto tutti: durante la fase di consultazione la gran parte delle prese di posizione è stata negativa, si leggeva nel messaggio.
Finora solo il Comune di Cazis (GR) conosce un modello simile. I votanti di Vaz/Obervaz (GR), il Comune che comprende il paese di Lenzerheide, aveva invece bocciato l’anno scorso l’introduzione di un modello direttivo con quasi il 70% di voti contrari.
Il rimpicciolimento del consiglio comunale a St. Moritz, accolto con 894 “sì” e 338 “no”, è stato invece motivato con la difficoltà di trovare candidati sufficienti per il ruolo.