GR: 51 ragazze fanno politica in Gran Consiglio
La partecipazione, il plurilinguismo, la salute mentale e il consumo consapevole: sono i temi affrontati dal Parlamento grigionese delle ragazze. Le giovani donne hanno formulato delle proposte che verranno discusse dal Gran Consiglio.
(Keystone-ATS) La sala del Gran Consiglio oggi pomeriggio aveva un’energia diversa dal solito. Al posto delle forze politiche, i posti erano suddivisi per temi. Gli interventi erano diretti e fondati sulla vita quotidiana delle giovani generazioni. 51 ragazze provenienti da tutte le regioni linguistiche hanno preso posto per un giorno fra i banchi dei deputati. Fra di loro è presente anche una delegazione proveniente dalla Mesolcina.
“È un grande onore essere qui”
“L’agitazione c’è, non è una cosa di tutti i giorni, ammette Melissa Vaccaro di San Bernardino. Ma è un grande onore essere qui”. “È bellissimo stare qua, perché possiamo votare e portare le nostre idee”, le fa eco Joys Gadola da Roveredo. Il gruppo, di cui facevano parte le deputate italofone, ha proposto di introdurre una campagna cantonale a scadenza annuale dedicata alla salute mentale dei giovani a partire dalla scuola superiore. E anche garantire un servizio di consulenza psicologica gratuito in tutte le lingue cantonali a disposizione di tutte le allieve e gli allievi. “La salute mentale è un tema importante perché è alla base di tutto. Se non stai bene mentalmente è difficile riuscire a fare qualcosa”, ha argomentato la 15enne dell’alta Mesolcina.
Ascoltare un’altra generazione
Le proposte presentate oggi sono formulate da chi ancora non partecipa alla vita politica. “Per una giornata possono prenderne parte grazie a quest’occasione”, ha detto Barbara Wülser, direttrice dell’Ufficio di coordinamento per le pari opportunità per donne e uomini a Keystone-ATS.
Ma in 13 anni, dal primo Parlamento delle ragazze, quali proposte sono state realizzate concretamente? “Il Governo e il Gran Consiglio nel 2021 hanno approvato una proposta che chiedeva una maggiore informazione sui rischi legati alle immagini erotiche indesiderate e al grooming”, ha continuato Wülser.
Rispetto ai primi anni le risposte del Governo e del Gran Consiglio sono più approfondite ed elaborate. “Le proposte delle ragazze fanno discutere il Gran Consiglio. È probabilmente l’unica occasione per i membri del Parlamento di discutere del mondo delle giovani ragazze nel nostro Cantone”, ha spiegato la direttrice.
Una legge per sostenere le idee dei giovani
Nel pomeriggio sul banco del Governo è arrivato anche il presidente, Marcus Caduff, che vent’anni fa è entrato per la prima volta in Gran Consiglio. “Sono molto impressionato di quello che ho visto e sentito, di come hanno discusso e argomentato le ragazze. Non credo che io ero così maturo alla loro età”, ha ammesso Caduff, interpellato da Keystone-ATS.
Per spronare i giovani a partecipare e continuare a proporre idee, il Governo grigionese sta elaborando una legge per consentirne il finanziamento. “Oggi le ragazze hanno parlato di consumo equo. Se volessero ad esempio organizzare un mercatino di abiti usati oggi non abbiamo la possibilità di sostenerlo finanziariamente”, ha spiegato Caduff. Le nuove normative, se approvate, consentirebbero di sostenere le iniziative dei giovani. Probabilmente il Gran Consiglio, quello degli adulti, ne discuterà nel 2027.
Nel frattempo il dibattito in Parlamento è terminato. La proposta di indire una campagna cantonale per la salute mentale è stata accolta con una modifica: parteciperanno già gli allievi a partire dalle terze elementari. Ora la proposta verrà consultata dal Governo.