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GR: un CEO per la gestione comunale? Un modello che fa discutere

Keystone-SDA

Il Comune di St. Moritz (GR) vuole delegare i compiti operativi a una nuova figura: quella del CEO. In questo modo il municipio potrebbe concentrarsi sui temi politici e strategici. L'interesse per questo modello aumenta anche in altre località retiche.

(Keystone-ATS) “Negli ultimi anni constatiamo che i comuni si occupano in maggior misura di questioni riguardanti i modelli di direzione”, ha dichiarato Thomas Kollegger ai microfoni di SRF. Secondo il responsabile dell’Ufficio retico dei comuni è una delle conseguenze legate alle varie fusioni. I comuni sono diventati più grandi e hanno dovuto riorganizzarsi. Finora solo il Comune di Cazis (GR) conosce un modello simile. Gli aventi diritto di voto di Vaz/Obervaz (GR), il Comune che comprende il paese di Lenzerheide, ha invece bocciato l’anno scorso l’introduzione di un modello direttivo con quasi il 70% di voti contrari.

Questioni strategiche rimangono in mano ai politici

Alla domanda se questa figura possa essere introdotta anche in altri comuni, Kollegger risponde che la decisione spetta alle singole località. Inoltre ogni modello deve essere adattato ai bisogni e alle necessità. A St. Moritz il direttore comunale (o appunto il CEO) gestirà la macchina comunale. “Oggi il municipio si occupa anche di compiti ripetitivi e di microgestione. Ciò distoglie l’attenzione sull’incarico principale, ovvero portare avanti in modo strategico St. Moritz”, ha dichiarato il sindaco, Christian Jott Jenny, ai microfoni di SRF. Le questioni strategiche rimarranno dunque in mano ai politici, l’operatività di tutti i giorni invece sarà affidata al CEO.

Malgrado l’autonomia comunale, secondo Kollegger è importante che i comuni definiscano dei confini chiari. “Si tratta di un’interazione tra un’autorità eletta politicamente e la sua amministrazione. Si tratta anche di garantire che i membri del municipio non cedano le loro competenze”, ha continuato il capo dell’Ufficio dei comuni.

Le critiche non mancano

Nel Comune engadinese che conta circa 5’000 abitanti l’idea di un CEO non convince però tutti. Durante la fase di consultazione la gran parte delle prese di posizione è stata negativa, si legge nel messaggio. Fra i punti criticati anche l’affermazione che il nuovo modello non causerebbe maggiori costi.

L’ultima parola spetta ora alla popolazione, che andrà alle urne il 28 settembre.

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