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GR: progetto Lago Bianco, 15 anni dopo il “sì”

Keystone-SDA

Il 31 ottobre 2010 il progetto della centrale ad accumulazione Lago Bianco veniva ampiamente approvato dalla popolazione del Comune di Poschiavo (GR). Nel 2026 i votanti potrebbero tornare alle urne per prolungare il termine di costruzione dell'impianto miliardario.

(Keystone-ATS) Un tunnel di 17,5 chilometri fra il Lago Bianco a oltre 2’200 metri di altitudine e quello di Poschiavo a 960 metri di quota. Una produzione annua di energia idroelettrica di 1500 megawattora. Il tutto per un investimento ad oggi stimato in 3 miliardi di franchi. Sono alcune cifre legate al progetto dell’impianto ad accumulazione con sistema di pompaggio Lago Bianco. 15 anni fa i comuni concessionari – Brusio, Poschiavo e Pontresina – approvarono in modo chiaro il progetto. I votanti di Poschiavo dissero sì con quasi il 65%, la partecipazione raggiunse quasi il 78%. A Pontresina i voti favorevoli erano 91 contro 4. A Brusio i sì erano 419, solo 30 i contrari.

A 15 anni di distanza dal “sì”, il progetto è ancora su carta. I motivi sono molteplici.

I motivi che tengono Lago Bianco in stallo

“Mancano i presupposti affidabili che renderebbero giustificabile un investimento miliardario per un’azienda come Repower”, ha spiegato il CEO dell’impresa energetica, Roland Leuenberger, a Keystone-ATS. Per realizzare il progetto servono condizioni di mercato stabili e un sostegno statale. Quest’ultimo al momento è previsto solo per le centrali idroelettriche, non però per quelle con un sistema di pompaggio.

“Finora ci si è concentrati solo sulla produzione di energia aggiuntiva, dimenticando l’indispensabile promozione dello stoccaggio”, ha argomentato Leuenberger. Le centrali con un sistema di pompaggio, come quella prevista in Valposchiavo, servono da batteria e compensano le fluttuazioni dell’energia eolica e solare.

“La potenza di una centrale nucleare”

Malgrado le condizioni non favorevoli, Leuenberger ritiene che impianti come quello progettato in Valposchiavo rimangono tutt’oggi significativi. “Quando in Europa non splende il sole e non soffia il vento, una centrale come quella del Lago Bianco è in grado di fornire energia elettrica con la stessa potenza di una centrale nucleare”, ha affermato il CEO di Repower. Per l’azienda le centrali a pompaggio rimangono un pilastro fondamentale della transizione energetica.

Nel 2027 scade però l’autorizzazione per la costruzione dell’impianto. “Naturalmente Repower si adopererà per ottenere una proroga del termine. Spetterà alle autorità decidere se concederla e quali saranno i requisiti necessari”, ha spiegato Leuenberger.

Alle urne nel 2026?

Le autorità coinvolte sono i tre comuni concessionari e il Canton Grigioni. “Per concedere una proroga all’autorizzazione è necessario andare alle urne”, ha dichiarato il municipale di Poschiavo responsabile del dipartimento energia, Fulvio Betti, a Keystone-ATS. L’intento è di legare questa concessione a un altro progetto che necessita il benestare della popolazione. Si tratta del potenziamento delle centrali quasi centenarie di Cavaglia e Palü a nord della Valposchiavo e l’ampliamento del bacino Lago Bianco.

Il CEO di Repower spiega di cosa si tratta: “La capacità di pompaggio verrebbe aumentata. In questo modo è possibile reagire meglio alle fluttuazioni impreviste della produzione di altre energie rinnovabili e, dall’altro lato, immagazzinare nel Lago Bianco una maggiore quantità di acqua proveniente dal ghiacciaio Palü per la produzione di energia elettrica invernale”. Roland Leuenberger aggiunge che la progettazione dal lato tecnico e ambientale si trova già in fase avanzata.

Ma per attuare questi interventi è necessario adattare le concessioni del progetto Lago Bianco. Un passaggio simile è stato attuato anche per il rinnovo della centrale Robbia a nord di Poschiavo, terminato l’anno scorso. Secondo Repower se tutto andrà secondo i piani, è possibile che la popolazione potrà esprimersi già l’anno prossimo a riguardo.

“L’obiettivo è di portare in votazione entro la fine del 2026 sia la proroga per la costruzione del progetto Lago Bianco sia la modifica delle concessioni per il potenziamento nell’alta valle”, ha confermato Betti. Al momento le autorità comunali aspettano una proposta finalizzata da parte di Repower, così da poter procedere con l’iter politico.

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