GR: mini-case come rimedio a carenza di alloggi a Davos
La cooperativa "Davohnen" propone un rimedio innovativo alla grave carenza di alloggi nella località di Davos (GR). Consiste nella costruzione di cosiddette "Tiny Houses" (mini-case) su terreni non edificati, secondo un modello ispirato al tradizionale "Stöckli" svizzero, una piccola abitazione separata situata su uno stesso terreno.
(Keystone-ATS) Lo riporta un articolo del quotidiano regionale Südostschweiz.
Il presidente della cooperativa Robert Stöckel spiega che l’obiettivo è creare spazi abitativi per 20-30 persone realizzando 10-15 mini-case in diritto di superficie, con affitti “sostenibili” ma non di tipo sociale. “Vogliamo offrire soluzioni accessibili ai residenti, senza attendere anni per i grandi progetti edilizi”, afferma Stöckel, citato dalla Südostschweiz.
Oltre ai micro-alloggi, la cooperativa sta valutando l’acquisto o la locazione di edifici plurifamiliari, ma i prezzi restano un ostacolo, viene precisato. La costruzione di una prima casa pilota dovrebbe favorire l’accettazione del progetto da parte della popolazione, spiega Stöckel.
Stando a dati comunali citati dalla Südostschweiz, diverse cooperative gestiscono già 324 appartamenti a prezzi inferiori al mercato nella località montana grigionese, l’offerta resta tuttavia a loro avviso insufficiente. L’iniziativa mira a evitare che Davos diventi una “città fantasma” e a preservarne il carattere di località viva e abitata, sottolinea Stöckel.
Lo scorso mese di giugno, sempre a Davos, era stata lanciata un’iniziativa popolare comunale sulle case primarie promossa dai rappresentanti degli inquilini dei Grigioni e dalle sezioni locali dei Verdi liberali, del PS e del Partito evangelico. I promotori chiedevano che “chi ristruttura edifici esistenti con più appartamenti riservi almeno la metà della superficie abitabile alle case primarie”.