GR: due giovani ridanno vita alla capanna Sciora

Fra poco più di due mesi la capanna Sciora in Val Bregaglia (GR) verrà riaperta. La chiusura risale all'agosto del 2017 a seguito della frana del Pizzo Cengalo, che aveva distrutto il sentiero d'accesso. La coppia di nuovi gestori è pronta a ripartire da zero.
(Keystone-ATS) Dopo otto anni di pausa forzata, la capanna con vista sui giganti di granito in Val Bregaglia riapre i battenti. Cinzia Fanconi, coordinatrice di studio medico in Engadina, e Mauro Cortesi, operatore in automazione, hanno deciso di prendere in mano la nuova conduzione. Per entrambi si tratta di una nuova esperienza, ma nella loro voce prevale l’entusiasmo e non la paura di una nuova sfida. “Già da piccola andavo a Sciora a dare una mano in estate”, racconta per telefono a Keystone-ATS Fanconi, cresciuta a Spino, in Val Bregaglia. La passione per la montagna ha sempre affascinato pure suo marito, cresciuto invece in Valposchiavo.
Malgrado manchino diverse settimane alla riapertura, i due nuovi gestori si stanno già occupando dei preparativi perlopiù logistici e amministrativi. “Stiamo rimettendo in moto i contatti con i fornitori e stiamo decidendo dove comprare i prodotti. Abbiamo creato una pagina instagram e il sito internet con il sistema di prenotazione. Siamo ripartiti da zero”, racconta la 35enne.
Una sessantina di prenotazioni
Questi ultimi passi hanno già dato una certa visibilità al nuovo inizio della capanna. “Finora sono arrivate già una sessantina di prenotazioni dalla Germania, dal Belgio e da tanti svizzerotedeschi”, annota il 33enne, che non si aspettava questo successo in così poco tempo. Il rifugio ristrutturato offrirà posto per una trentina di persone, meno rispetto a prima. Ma i letti più larghi dovrebbero essere sinonimo di maggiore comodità.
Ma quale tipo di turisti arriveranno sul rifugio alpino situato a 2’118 metri d’altitudine? È una domanda che occupa le menti dei nuovi capannari. “Dal 2017 sono cambiate diverse cose nel mondo dell’escursionismo. La pandemia ha sicuramente avuto un influsso”, spiega Fanconi. Stando a una statistica dell’Ufficio federale delle strade del 2021 il 57% della popolazione svizzera sopra i 15 anni ha indicato l’escursionismo fra le attività sportive esercitate nel tempo libero.
Andare avanti dopo la frana
L’apertura della capanna coinciderà con quella del nuovo sentiero panoramico in Val Bondasca lungo circa 3,5 chilometri su un dislivello di circa 1’000 metri. Inoltre anche il collegamento dal versante dell’Albigna attraverso il Passo Cacciabella sarà nuovamente accessibile nella stagione estiva. “Ciò significa una rinascita per la Val Bondasca. Anche se la natura può avere una forza devastante, bisogna trovare il modo di andare avanti”, conclude Fanconi.