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GR: assistenza sanitaria retica, gruppo di specialisti al lavoro

Esperti di diverse discipline stanno elaborando le condizioni quadro strategiche per garantire l'assistenza sanitaria nelle regioni del Canton Grigioni anche in futuro. Diversi fattori influenzano gli scenari, fra questi la demografia, la disponibilità di personale specializzato, gli sviluppi in ambito medico e l'evoluzione dei costi. Le nuove linee guida dovrebbero valere per dieci anni, dal 2026 al 2036.

(Keystone-ATS) Il settore sanitario nei Grigioni è confrontato con due particolarità. Da una parte la topografia, che con le sue 150 vallate non sempre permette di raggiungere velocemente un centro. Dall’altra le oscillazioni di persone presenti sul territorio, che varia a seconda della stagione turistica. Secondo il comunicato odierno del cantone la cifra va da 200’000 a 400’000 persone a dipendenza del periodo dell’anno.

Questi due fattori assieme alla reperibilità di personale specializzato, gli sviluppi nel campo della medicina, l’infrastruttura di approvvigionamento e l’evoluzione dei costi influenzano il futuro della politica sanitaria nei Grigioni e confluiranno nell’elaborazione delle nuove linee direttive.

Focus su maternità ed emergenze

Le direttive attuali risalgono al 2013. Nell’estate del 2024 l’Ufficio di igiene pubblica assieme al Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità hanno cominciato e intensificato il lavoro.

Il gruppo di esperti sarà guidato dalla specialista in scienze della salute Marion Thalmann e un’attenzione particolare sarà rivolta al settore dell’ostetricia, dei servizi di emergenza e di soccorso. Durante la fase di sviluppo delle linee guida verranno condotte delle interviste e sondaggi con i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni. La pubblicazione è prevista nel 2026.

L’auspicio di una strategia cantonale chiara e la rielaborazione delle linee direttive sul futuro dell’assistenza sanitaria nei Grigioni era stata formulata in gennaio, quando gli ospedali, i comuni e le regioni di assistenza sanitaria avevano rinunciato alla proposta dei prestiti transitori del Governo. Il mutuo di 100 milioni di franchi mirava a soccorrere gli ospedali confrontati con difficoltà finanziarie.

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