Google a giudizio in Canada per concorrenza sleale
L'ufficio per la concorrenza canadese ha citato in giudizio Google per pratiche anticoncorrenziali nel mercato della pubblicità online, un'area che gli è già valsa cause legali in altri paesi.
(Keystone-ATS) Lo ha annunciato l’organismo di vigilanza di Ottawa che, dopo un’indagine, ha concluso che il gruppo americano, il più grande fornitore di tecnologia pubblicitaria su Internet nel paese, ha abusato della sua posizione dominante adottando “comportamenti volti a garantire il mantenimento e il consolidamento del suo potere commerciale”.
Google costringe i suoi concorrenti “ad utilizzare i propri strumenti tecnologici pubblicitari” e “distorce il processo competitivo”, spiega l’ufficio della concorrenza in un comunicato. Da parte sua, il gruppo americano ha spiegato che la denuncia “non tiene conto della forte concorrenza in cui acquirenti e venditori di annunci pubblicitari hanno solo l’imbarazzo della scelta” e si è detto “pronto a perorare la propria causa davanti ai tribunali”.
Il Competition Bureau ha aperto un’indagine nel 2020 per verificare se il gigante dei motori di ricerca fosse coinvolto in pratiche anticoncorrenziali nel settore della pubblicità online e all’inizio di quest’anno ha ampliato l’indagine per includere i servizi pubblicitari di Google. Il gruppo californiano è attualmente davanti ai giudici degli Stati Uniti anche per abuso di posizione dominante nel settore in una causa intentata dal dipartimento di giustizia americano. Si tratta del secondo grande fronte legale negli Usa per il colosso tecnologico.
In un altro processo, una giuria di un tribunale federale di Washington ha già ritenuto Google colpevole di pratiche anticoncorrenziali nella ricerca su Internet. Le pratiche pubblicitarie di Google sono oggetto di indagini o procedimenti anche nel Regno Unito e nell’Unione Europea.