Gli scooter della Posta diventano batterie per la rete elettrica

Utilizzare gli scooter elettrici della Posta come sistemi di accumulo dell'energia a batteria. È il progetto pilota lanciato dal gigante giallo nel canton Friburgo.
(Keystone-ATS) Grazie alla ricarica bidirezionale, gli scooter elettrici possono contribuire ad alleggerire e stabilizzare la rete, una volta terminate le consegne. Sfruttando le tariffe variabili dell’elettricità, la Posta potrebbe anche realizzare risparmi a lungo termine vendendo energia (cioè scaricando gli scooter) quando il prezzo è alto e acquistandola (caricando i veicoli) quando le tariffe sono più basse, ossia di notte.
Non appena gli scooter rientrano al deposito nel primo pomeriggio, calcoliamo i profili di carica e scarica in base alla tariffa variabile della locale società elettrica al fine di ottenere il massimo beneficio dai veicoli a supporto della rete, spiega Severin Nowak dell’Istituto di elettrotecnica della Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU) citato in un comunicato. L’unica condizione è che le batterie siano completamente cariche alle 5.00 del mattino successivo, quando iniziano i giri di recapito della corrispondenza.
Le proiezioni indicano un valore aggiunto di 2500 franchi per veicolo per tutta la sua durata di vita, precisa la Posta. Il progetto è realizzato in collaborazione con il produttore dei veicoli Kyburz e l’istituto HSLU.