Giura: Movimento autonomista MAJ abbandona obiettivo riunificazione

L'ascia di guerra è definitivamente sotterrata: il Movimento autonomista giurassiano (Mouvement Autonomiste Jurassien, MAJ) ha deciso di rinunciare al suo obiettivo principale: la riunificazione del Giura. In futuro si concentrerà sul dialogo intergiurassiano.
(Keystone-ATS) In vista dell’assemblea dei delegati prevista il 28 giugno, il comitato esecutivo ha proposto di modificare l’articolo 1 degli statuti, quello che stabilisce gli obiettivi del MAJ. Nella versione attuale afferma che il Movimento ha “quale scopo la liberazione del popolo giurassiano dalla dominazione bernese”.
La proposta stabilisce invece che il MAJ “difende gli interessi generali del Giura storico e il suo carattere francofono”. Il Movimento ritiene che parlare di riunificazione nei termini tradizionali non rispecchi più la realtà attuale.
Il MAJ vuole così contribuire a una nuova fase del dialogo intergiurassiano, non più basata sulla contrapposizione territoriale, ma sulla valorizzazione di ciò che unisce i giurassiani dei due cantoni. “Non si tratta tuttavia di rinunciare all’ideale dell’unità giurassiana, ma di adattarne le modalità”, ha spiegato oggi il segretario generale Pierre-André Comte.
Da notare che l’assemblea dei delegati dovrà anche rinnovare la dirigenza, visto che, dopo 13 anni, il presidente attuale, Laurent Coste, non intende sollecitare un nuovo mandato. Il suo posto dovrebbe essere preso dal consigliere nazionale Pierre-Alain Fridez (PS/JU).
Il MAJ trae le sue origini nel Movimento separatista giurassiano, fondato nel 1947 sulla sia dell’affare Moeckli (nel settembre 1947 il Gran Consiglio bernese rifiutò di affidare a Georges Moeckli, consigliere di Stato di origine giurassiana, la direzione del Dipartimento dei lavori pubblici in quanto francofono). Dalle sue costole nacquero diversi altri movimenti, come il Bélier, gruppo giovanile autonomista noto per aver messo in atto azioni dimostrative anche eclatanti.