Giudice ordina a Casa Bianca di revocare restrizioni ad Ap

Un giudice federale statunitense ha ordinato alla Casa Bianca di ripristinare l'accesso dell'Associated Press (Ap) agli eventi ufficiali del Presidente Donald Trump, affermando che non aveva alcun diritto di vietare ai media i loro "punti di vista".
(Keystone-ATS) I giornalisti e i fotografi dell’Ap sono stati esclusi dall’Ufficio Ovale e dai viaggi sull’Air Force One dall’11 febbraio dopo la decisione dell’agenzia di stampa di continuare a fare riferimento al ‘Golfo del Messico’ e non al ‘Golfo d’America’ come decretato da Trump.
Il giudice distrettuale Trevor McFadden ha affermato che il “diniego basato sul punto di vista dell’accesso dell’Ap” era una violazione del Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che garantisce la libertà di parola e di stampa. “Se il Governo apre le porte ad alcuni giornalisti, che si tratti dell’Ufficio Ovale, della Sala Est o altrove, non può poi chiudere quelle porte ad altri giornalisti a causa dei loro punti di vista”, ha affermato McFadden.
Ha ordinato quindi alla Casa Bianca di “revocare immediatamente il diniego di accesso dell’Ap allo Studio Ovale, all’Air Force One e ad altri spazi limitati… quando tali spazi vengono resi accessibili ad altri membri del pool stampa della Casa Bianca”.
L’Ap aveva fatto causa alla Casa Bianca dopo che questa ha iniziato a negare l’accesso agli eventi ufficiali di Trump ai reporter e ai fotografi dell’agenzia. In un’udienza il mese scorso davanti a McFadden, nominato da Trump, l’avvocato dell’Ap Charles Tobin ha affermato che l’agenzia di stampa è stata vittima di una “ritorsione abietta” da parte della Casa Bianca. Due settimane dopo aver bandito l’Ap, la Casa Bianca ha privato i giornalisti del potere quasi secolare di decidere quali membri della professione saranno membri di un pool di reporter e fotografi che coprono gli eventi presidenziali.
Brian Hudak, un avvocato del Dipartimento di Giustizia, ha sostenuto all’udienza che l’appartenenza al pool stampa è a discrezione della Casa Bianca e del presidente.
Nelle sue norme di scrittura, l’Ap nota che il Golfo del Messico “porta quel nome da oltre 400 anni” e che l’agenzia “si riferirà ad esso con il suo nome originale, pur riconoscendo il nuovo nome scelto da Trump”.