Germania, la leva obbligatoria sarebbe un deterrente per Mosca

La reintroduzione della leva obbligatoria in Germania "invierebbe un segnale deterrente alla Russia". Lo ha detto il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius, in un'intervista alla Bild am Sonntag.
(Keystone-ATS) “Se arruoliamo tutti gli uomini nati in un determinato anno e raccogliamo i dati di coloro che sono idonei al servizio militare, questo verrà notato anche in Russia”, ha spiegato il socialdemocratico prima di partire per una missione di cinque giorni in Islanda, Canada e Regno Unito, dove discuterà di aiuti all’Ucraina, cooperazione in materia di sicurezza, collaborazione con la NATO e partnership nell’industria della difesa.
“Abbiamo bisogno di visite mediche obbligatorie e complete per gli uomini. Se dovesse verificarsi lo stato di difesa, che vogliamo assolutamente evitare, la coscrizione obbligatoria verrà ripristinata immediatamente, in conformità con la Legge fondamentale (la Costituzione tedesca, ndr)”, ha spiegato il ministro, mettendo in luce la necessità di “sapere chi è pronto per il dispiegamento e chi no”, ma ribadendo che attualmente la leva deve restare “volontaria” il più a lungo possibile.
Pistorius ha quindi definito “un grave errore” la chiusura degli uffici distrettuali di reclutamento militare che accompagnò la sospensione della leva nel 2011: “Stiamo costruendo nuove strutture moderne. Saremo pronti entro la metà del 2027”.
Giovedì, la coalizione di governo di Friedrich Merz ha presentato al Bundestag un piano di riforma del servizio militare, ma restano divergenze con tra la CDU e la SPD, soprattutto sui meccanismi da applicare qualora non si trovassero volontari sufficienti per la Bundeswehr.
Pistorius ha spiegato che il Parlamento tedesco dovrà decidere se introdurre un sistema di estrazione a sorte: “Naturalmente, anche noi come ministero saremo coinvolti in questo. È importante che il sistema resti volontario il più a lungo possibile”, ha ribadito.
Il ministro punta a far entrare in vigore la nuova legge sul servizio militare all’inizio del 2026 e si dice fiducioso su un accordo tra i gruppi parlamentari. “Sono convinto che possiamo riuscirci. Tutti nel Bundestag sanno che ne va della sicurezza della Germania”, ha sottolineato.