Gb: decine di agenti contusi in mega raduno ultradestra a Londra

È salito a una trentina di agenti feriti o contusi il bilancio degli scontri avvenuti ieri a Londra a margine del raduno senza precedenti promosso da settori dell'ultradestra britannica ed europea per protestare contro l'immigrazione nel Regno Unito e nel continente.
(Keystone-ATS) Oltre che per ricordare Charlie Kirk, l’attivista Maga ucciso negli Usa, e denunciare asserite minacce “alla libertà di parola”.
Lo riporta la Met Police (Scotland Yard), evocando un livello “inaccettabile” di violenza da parte di frange significative di manifestanti: scontratesi con alcuni fra le centinaia di agenti schierati per garantire la sicurezza e per tenere separati i manifestanti del corteo principale – scesi in strada con cartelli pro Kirk e anti-migranti, al grido di “Unite the Kingdom”, fra slogan patriottici, bandiere britanniche e bandiere inglesi con la croce di San Giorgio – da una controdimostrazione animata di circa 5000 attivisti “anti-razzisti”.
In totale, secondo le stime aggiornate delle forze dell’ordine, la prova di forza di piazza della destra, guidata da Tommy Robinson, tribuno del nazionalismo radicale extraparlamentare più volte condannato dalla giustizia britannica, ha raccolto fra 110’000 e 150’000 persone. Mentre lo stesso Robinson ha commentato le immagini della marea umana snodatasi nel centro della capitale parlando addirittura di “un milione” di partecipanti.
Gli arresti di dimostranti violenti al momento confermati sono 25. Nell’ambito di un evento che il progressista Guardian descrive oggi come una sorta di “marcia su Londra di Elon Musk” e sottolineando il discorso in videocollegamento con cui l’uomo più ricco del pianeta ha arringato alla fine dagli Usa i presenti: bollando la sinistra come una forza “omicida”, in relazione al caso Kirk, e auspicando anche nel Regno Unito la caduta dell’attuale governo laburista (moderato) del premier britannico Keir Starmer. Premier che proprio la settimana entrante si appresta a ricevere calorosamente il presidente americano Donald Trump assieme a re Carlo III, per un’inedita seconda visita di Stato nel Regno.
In molti sull’isola notano del resto come la manifestazione sia stata una sfida non solo a sir Keir, ma pure a Reform UK, il partito britannico della nuova destra che domina da mesi i sondaggi di popolarità nel Paese. Partito il cui leader, Nigel Farage, amico personale di Trump, ha sempre tenuto a distanza Robinson, tanto da rompere con Musk di cui è divenuto un bersaglio.