GB-Francia: Macron a Londra per rilanciare l’asse bilaterale

Avvio in pompa magna di un'attesa visita di Stato di tre giorni nel Regno Unito del presidente francese Emmanuel Macron, ricevuto con la consorte Brigitte al suo arrivo nella base militare inglese di Northolt dall'erede al trono William e dalla principessa Kate.
(Keystone-ATS) Si tratta della terza visita ufficiale solenne di un capo di Stato di un paese dell’UE dal referendum sulla Brexit del 2016 (dopo quelle dei reali di Spagna del 2017 e d’Olanda del 2018); ma della prima dopo l’entrata in vigore definitiva degli accordi sul divorzio.
L’obiettivo è quello di certificare il rilancio dell’asse bilaterale fra i due storici alleati – come in una riedizione dell’Entente Cordiale del 1904 – sullo sfondo del “reset” dei rapporti fra l’isola e l’UE suggellato in questi mesi dal governo laburista di Keir Starmer, dopo le fibrillazioni dell’era Tory, seppure senza rimettere in discussione l’uscita di Londra dal club di Bruxelles, dal mercato unico e dal circuito sulla libertà di movimento delle persone.
Il presidente francese punta ad “aprire nuove vie di cooperazione” per rilanciare la storica alleanza fra Regno Unito e Francia di fronte “alle sfide del mondo” attuale, segnato da conflitti geopolitici e militari, oltre che dalle fibrillazioni commerciali innescate dalla politica dei dazi dell’amministrazione americana di Donald Trump.
In un messaggio diffuso sui suoi profili social, Macron ha quindi evocato “un momento importante per le nostre due nazioni e per la nostra Europa”, richiamando “il legame duraturo” fra Londra e Parigi, “forgiato dalla storia e rafforzato dalla fiducia” reciproca.
“Arrivo in Gran Bretagna per una visita di Stato alla quale seguirà un vertice franco-britannico. Un momento importante per le nostre nazioni. La Gran Bretagna è un partner strategico, un alleato, un amico. Il nostro legame è antico, forgiato dalla Storia e nutrito dalla fiducia”, ha scritto Macron in un un lungo tweet.
“Affronteremo insieme le grandi sfide: sicurezza, difesa energia nucleare, spazio, innovazione, intelligenza artificiale, migrazioni, cultura – settori nei quali vogliamo agire insieme, approfondire la nostra cooperazione in modo concreto, efficace, duraturo”.
“È anche un momento importante per la nostra Europa – continua il presidente francese -: la volontà espressa dal Regno Unito di avvicinarsi all’Unione europea è un segnale forte al quale rendo omaggio. Ci impegna tutti ad aprire nuove strade di cooperazione rispettose dei nostri interessi reciproci”.
“Abbiamo tanto da costruire insieme – prosegue il capo dell’Eliseo – per le nostre proprie responsabilità, per la stabilità del continente, per la nostra prosperità e competitività, per la protezione delle nostre democrazie.”
“La nostra mobilitazione comune per sostenere l’Ucraina, dove è in gioco la sicurezza del nostro continente, i nostri progetti industriali comuni con EdF (Energie de France, ndr), per lo Spazio e i nostri lavori militari congiunti, sono altrettanti esempi concreti che mostrano come la nostra partnership sia viva e portatrice di avvenire. Francesi e britannici – conclude Macron – due popoli liberi, fieri, che non si arrendono mai. Ecco cosa ci unisce, al di là dei testi ufficiali. Ecco cosa ci lega”.
Il protocollo prevede oggi il ricevimento offerto da re Carlo – in fama di francofilo – e dalla regina Camilla a palazzo alla coppia presidenziale di Francia, con annessa parata in carrozza e passaggio in rassegna di unità militari in alta uniforme al suono dei due inni nazionali. Nonché l’onore concesso a Macron di un intervento di fronte al Parlamento di Westminster radunato a Camere riunite.
Domani il leader dell’Eliseo vedrà poi Starmer a tu per tu e parteciperà fra l’altro a un evento sullo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Mentre giovedì chiuderà la visita con il vertice bilaterale vero e proprio, allargato a vari ministri e incentrato sulla politica estera (in primis sulla guida condivisa della cosiddetta Coalizione dei volenterosi per l’Ucraina, con in aggiunta un videocollegamento con la Conferenza di Roma sulla ricostruzione), sull’interscambio economico e sul rafforzamento della cooperazione nella lotta all’immigrazione illegale sulla rotta della Manica tra la Francia del nord e l’Inghilterra del sud.