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Gaza: spari vicino a sito aiuti, almeno 31 morti e 200 feriti

Keystone-SDA

Almeno 31 persone sarebbero morte e circa 200 sarebbero rimaste ferite oggi dopo che l'esercito israeliano ha aperto il fuoco sui palestinesi in attesa nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti umanitari nell'area di Netzarim, nel centro della Striscia di Gaza

(Keystone-ATS) Nella notte migliaia di palestinesi si erano radunati nella speranza di raggiungere un centro di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation (GHF) vicino all’incrocio dei Martiri, chiamato Netzarim dagli israeliani.

“I carri armati israeliani hanno sparato diverse volte, poi, intorno alle 05:30, hanno intensificato il fuoco e iniziato ad attaccare, e allo stesso tempo c’è stato un pesante fuoco di droni diretto contro i civili”, ha dichiarato all’AFP il portavoce della Protezione civile. “Abbiamo trasportato almeno 31 martiri e circa 200 feriti a seguito del fuoco dei carri armati e dei droni israeliani su migliaia di cittadini”, ha aggiunto.

Secondo il ministero della salute di Hamas, 103 persone sono state uccise e 427 ferite nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Dalla fine del cessate il fuoco, il 18 marzo, stando al ministero 4’924 palestinesi sono stati uccisi a Gaza, portando il bilancio delle vittime dallo scoppio della guerra a 55’207

Intanto la Gaza Humanitarian Foundation (GHF), organizzazione privata sostenuta dagli Stati Uniti e attiva nella Striscia di Gaza, accusa Hamas di aver attaccato un autobus che trasportava i suoi operatori umanitari, causando almeno otto morti e numerosi feriti. Lo ha reso noto la stessa fondazione in un comunicato. La GHF ritiene che altri operatori siano stati presi in ostaggio.

L’attacco sarebbe avvenuto ieri intorno alle 22:00 ora locale, mentre il mezzo si dirigeva verso un centro di distribuzione di aiuti nell’area ovest di Khan Yunis. A bordo c’erano oltre venti membri del team, tutti cittadini palestinesi impiegati come operatori umanitari.

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