Gaza: “6 morti in raid, a Jabaliya civili in trappola”, media
(Keystone-ATS) Almeno sei palestinesi sono rimasti uccisi nella Striscia di Gaza in raid israeliani che hanno colpito Rafah, Al-Zawaida e soprattutto Jabaliya, nel nord, dove Israele ha lanciato una nuova operazione terrestre, “mettendo in trappola decine di famiglie” palestinesi.
Lo scrive l’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità nazionale palestinese Wafa.
“Fonti locali riferiscono che le forze di occupazione israeliane sono avanzate nella parte orientale di Jabaliya, nel nord della Striscia, circondando famiglie nelle loro case e nelle scuole predisposte all’accoglienza degli sfollati. Contemporaneamente, l’artiglieria israeliana ha preso di mira aree residenziali di Jabaliya, provocando distruzione e panico diffusi. Sono inoltre stati impiegati droni, che hanno sparato su abitazioni civili a Jabaliya, contribuendo a incrementare il bilancio delle vittime. Fra le persone uccise c’è anche il giornalista Hassan Hamad, la cui casa è stata colpita durante i bombardamenti”, scrive Wafa.
Quanto agli altri cinque morti, uno si trovava in un ex edificio scolastico nel quartiere Samir di Gaza City, due in un’ex scuola ad Al-Zawida, nel centro della Striscia, mentre un corpo è stato recuperato vicino ad Al-Abadlah, vicino a Rafah, nel sud. Infine, una donna è rimasta uccisa nel sobborgo di Abasan Al-Kabira, a est di Khan Younis, sempre nel sud, e diversi membri della sua famiglia sonio feriti.
Stando all’esercito dello Stato ebraico (Idf), il movimento islamista Hamas si sta riorganizzando nel campo profughi di Jabalia. Prima della sua operazione l’Idf ha avvertito la popolazione palestinese locale, intimandole di evacuare la zona.
Le forze armate dello Stato ebraico hanno indicato che informazioni dei servizi segreti rivelano “la presenza di terroristi e di infrastrutture del terrore nell’area di Jabaliya” ed evidenziano “gli sforzi di Hamas di ricostruire le sue capacità operative in quell’area”. “Prima e durante l’operazione, l’Iaf (l’aviazione militare, ndr) ha colpito decine di obiettivi militari nell’area per appoggiare le truppe di terra dell’Idf”, dicono ancora i militari dello Stato ebraico.
Il campo di Jabaliya è stato bombardato spesso e con regolarità dall’inizio della guerra, un anno fa.