Gaza, sale a sei bilancio giornalisti uccisi in raid Israele

È salito a sei il bilancio dei giornalisti uccisi in un attacco israeliano contro una tenda utilizzata da una troupe dell'emittente qatariota Al Jazeera a Gaza City. Lo hanno annunciato la Protezione Civile locale e un funzionario dell'ospedale.
(Keystone-ATS) “Il fotoreporter Mohammed Al-Khaldi è deceduto per le ferite riportate. Questo porta a sei” il numero delle vittime di questo attacco, dopo il quale Al Jazeera ha annunciato la morte di due giornalisti e tre cameraman, ha detto all’Afp il portavoce della Protezione Civile nella Striscia di Gaza, Mahmoud Bassal.
I funerali dei dipendenti di Al Jazeera si sono già svolti oggi nel territorio palestinese devastato da 22 mesi di guerra. I cinque uomini sono i giornalisti Anas al-Sharif e Mohammed Qreiqeh, insieme ai cameraman Ibrahim Zaher, Mohammed Noufal e Moamen Aliwa. Al-Khaldi era invece un freelance che occasionalmente collaborava con i media locali.
L’attacco è avvenuto di fronte all’ospedale Shifa, nel quartiere Rimal di Gaza City. Marwan Bishara, analista politico di al Jazeera, afferma che “l’uccisione dei giornalisti da parte di Israele riflette il fatto che le potenze globali lasciano che il primo ministro Netanyahu agisca impunemente. Giornalisti, medici, bambini, tutti lottano per la propria vita…è la caduta dei principi universali”.
Al Jazeera Media Network ha condannato con la massima fermezza “l’assassinio mirato” dei suoi dipendenti da parte delle forze di occupazione israeliane, in un altro “attacco palese e premeditato alla libertà di stampa”. “La deliberata presa di mira dei giornalisti da parte di Israele nella Striscia di Gaza rivela come questi crimini siano oltre ogni immaginazione”, ha invece dichiarato il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani in un post su X.
Dal canto loro, le forze armate israeliane hanno reso noto di aver eliminato il “giornalista-terrorista” Anas al-Sharif, riporta Ynet. “Il terrorista ha mascherato la sua identità agendo sotto mentite spoglie, ma è stato” invece “a capo di una cellula di Hamas e ha promosso piani di lancio di razzi contro cittadini dello Stato di Israele e delle forze israeliane”, si legge in una dichiarazione del portavoce dell’Idf.
“L’Idf aveva già in precedenza rivelato informazioni di intelligence che confermavano la sua affiliazione militare con l’organizzazione terroristica di Hamas. I documenti confermano ancora una volta la sua attività terroristica, che al Jazeera ha tentato di smentire”.