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Freno ai costi: chiaro “no” all’iniziativa da maggioranza cantoni

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) La Svizzera non introdurrà un freno ai costi sanitari. L’iniziativa popolare dell’Alleanza del Centro “Per premi più bassi” è stata nettamente bocciata oggi alle urne dalla maggioranza dei cantoni.

Sin da inizio pomeriggio e dalle prime proiezioni dell’istituto gfs.bern, con un 65% di “no”, i giochi sono sembrati subito fatti.

Anche i primi trend cantonali hanno confermato il chiaro rifiuto all’iniziativa del Centro: a Zurigo, secondo l’ufficio cantonale di statistica, i votanti avrebbero respinto il testo con il 67,3% di voti contrari. Pure nel canton Berna si profila quasi un 60% di no. Anche negli altri cantoni svizzero-tedeschi, dove i risultati sono già definitivi, hanno prevalso i contrari all’iniziativa: si va dal 60% di Soletta al 63,7% di Basilea Città fino al 72,6% di Appenzello Interno.

La stessa tendenza si delinea solo in parte oltre Sarine: a Ginevra, secondo i voti per corrispondenza, l’iniziativa del Centro è bocciata dal 62,93%. Nel canton Vaud, il “no” è stato ancora più chiaro (71,5%). In controtendenza il Vallese e il Giura, dove i “sì” l’hanno spuntata rispettivamente con il 51,9% e il 60,8% dei voti. Anche in questi tre ultimi casi il risultato è definitivo.

Nei Grigioni, il freno ai costi è stato respinto dal 67,3% dei votanti. In Ticino, invece, i “sì” potrebbero spuntarla, seppur di misura.

“Per premi più bassi”

L’iniziativa, denominata “Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)” chiedeva che l’aumento dei costi sanitari pro capite non possa essere nettamente superiore (non più del 20%) all’incremento dei salari e alla crescita dell’economia. In tal caso, la Confederazione, i Cantoni e i partner tariffali sarebbero obbligati a prendere misure correttive.

Il chiaro “no” che si delinea oggi all’iniziativa del Centro, che voleva frenare i costi del sistema sanitario, non deve sorprendere. Stando agli ultimi sondaggi SSR e Tamedia, l’iniziativa aveva perso terreno nelle ultime settimane e il “no” era già dato quasi per certo.

Centro solo

Durante la campagna elettorale, l’Alleanza del Centro si è trovata molto sola a difendere il suo testo, a parte l’appoggio del Partito evangelico e di alcuni esponenti della sinistra. Le altre formazioni politiche hanno criticato l’iniziativa, definendola come inutile e addirittura pericolosa, perché avrebbe potuto portare a una medicina a due livelli.

Il Consiglio federale e il Parlamento hanno elaborato un controprogetto indiretto, che verrà applicato. Esso prevede che il Governo fissi ogni quattro anni un limite all’aumento dei costi dell’assicurazione sanitaria obbligatoria. Se i costi superano questo valore concordato senza giustificazione, Confederazione e Cantoni dovranno prendere in considerazione misure appropriate.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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