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Francia alla vigilia di un voto storico, silenzio elettorale

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Sono 49 milioni gli elettori francesi chiamati a rinnovare – con 3 anni di anticipo – i 577 deputati dell’Assemblée Nationale.

È un appuntamento storico, nel quale la Francia potrebbe per la prima volta avere un governo di estrema destra in coabitazione con il presidente Emmanuel Macron.

Gli ultimi sondaggi consentiti ieri sera, confermano il grande vantaggio del Rassemblement National (RN) con i suoi alleati usciti dai Républicains con il loro presidente Éric Ciotti. L’estrema destra nell’insieme è attorno al 35%, seguita dal Nuovo Fronte Popolare, la coalizione di gauche improvvisata in pochi giorni, attorno al 29%. Staccata, l’attuale maggioranza macroniana di Ensemble, al 20%. Seguono i Républicains senza Ciotti, al 9%.

Lo scenario più probabile di queste elezioni, volute dal presidente Emmanuel Macron dopo la vittoria dell’estrema destra e la sconfitta della maggioranza alle Europee del 9 giugno, vede una coabitazione, che si annuncia tutt’altro che facile, fra Macron – che ha ancora 3 anni di mandato presidenziale – e Jordan Bardella, 28 anni, candidato premier del partito di Marine Le Pen.

Le urne si apriranno domattina alle 8 in tutta la Francia “metropolitana”, mentre già si è cominciato a votare nei Territori francesi d’Oltremare. I seggi nelle grandi città chiuderanno alle 20, in quelle più piccole alle 18.

Saranno immediatamente disponibili gli exit-poll che potranno fornire una tendenza generale ma per le proiezioni in seggi bisognerà attendere: qualche minuto o qualche ora per quelle circoscrizioni in cui sarà uscito già domani al primo turno un vincitore. Una settimana – domenica prossima è in programma il ballottaggio – per conoscere la formazione della nuova Assemblée Nationale e la nuova maggioranza. Quella assoluta è fissata a 289 deputati, un numero che la maggioranza macroniana uscente non aveva ma che – seppur difficile – non è un obiettivo impossibile per il Rassemblement National.

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