Francia: opposizioni all’attacco contro il governo Barnier
(Keystone-ATS) All’indomani della nomina, non si placano le critiche delle opposizioni contro il nuovo governo di Michel Barnier, nominato ieri sera dopo due mesi di stallo politico in Francia.
Intervistato questa mattina da radio France Bleu Limousin, l’ex presidente e deputato socialista François Hollande è tornato a dirsi favorevole ad una mozione di sfiducia nei confronti del nuovo esecutivo composto da 39 ministri e che la gauche considera troppo orientato a destra rispetto all’esito delle elezioni politiche anticipate degli scorsi 30 giugno e 7 luglio, quando la coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire (Nfp) si piazzò prima davanti ai macroniani e ai lepenisti.
Mentre i Républicains, il partito di Barnier, arrivarono quarti e oggi hanno invece ottenuto dicasteri importanti, come il ministero dell’Interno, andato al “falco” repubblicano Bruno Retailleau. ”Bisogna censurare e una mozione di censura socialista mi pare la giusta soluzione per avere un massimo di parlamentari che possano ritrovarvisi”, ha dichiarato Hollande, unendosi così al coro della gauche che vuole far cadere il governo. Per l’ex presidente, il nuovo esecutivo è ”un governo fragile”, ”senza personalità di peso” e ”la cui sopravvivenza dipende dal Rassemblement National” (Rn).
Ma la sfiducia non viene esclusa nemmeno dal campo di Marine Le Pen. ”Vediamo ciò che Barnier dirà, in funzione della manovra finanziaria, ci riserviamo ovviamente la possibilità di sfiduciarlo”, afferma il vicepresidente Rn, Sébastien Chenu, intervistato da France Info. I primi passi ufficiali del governo cominceranno solo domani, primo lunedì d’autunno, con un “petit déjeuner” di accoglienza dei ministri fissato per le 8 a Matignon, seguito dal passaggio di consegne tra le 10 e le 13. È invece previsto alle 15 il primo consiglio dei ministri del nuovo esecutivo con Macron e la nuova squadra di Barnier all’Eliseo.