Francia, attesa per il rating di Fitch con rischio downgrade

Attesa in Francia per il giudizio di Fitch sul rating della Francia. A Parigi, a poche ore dal pronunciamento atteso per oggi, c'è chi teme un eventuale downgrade anche se diversi esperti si mostrano più dubitativi.
(Keystone-ATS) Visto lo stato dei conti pubblici francesi e le crisi politiche a ripetizione, dalla dissoluzione dell’Assemblea nazionale, nel giugno 2024, tutte le agenzie di rating hanno piazzato la Francia in categoria ‘AA-‘, in alcuni casi con ”prospettiva negativa”, come nel caso di Fitch. Questo prefigurerebbe un ipotetico downgrade, in categoria ‘A’ ma è ancora tutto da confermare.
Citato dall’agenzia France Presse, il direttore per gli studi economici della Ieseg School of Management, Eric Dor, afferma che un downgrade sarebbe ”logico”, in particolare, perché la situazione politica non aiuta ad attuare ”un pieno credibile di risanamento di bilancio”, come invocato da Fitch a marzo scorso. Ma anche per cancellare una forma di ”incoerenza”, visto che 17 paesi europei hanno rating inferiori a quelli della Francia pur avendo – salvo eccezioni – conti pubblici migliori.
Da martedì, la nomina lampo del premier Sébastien Lecornu dopo la caduta di François Bayrou riaccende le speranze di approvare la finanziaria 2026 nei tempi stabiliti. E per Lucile Bembaron, economista di Astères, ritiene ”plausibile” che Fitch attenda ”maggiore visibilità politica” per agire. Secondo Anthony Morlet-Lavidalie, responsabile in Francia dell’istituto Rexecode, la più piccola delle tre principali agenzie di rating dà ”raramente avvio” ai downgrade, lasciando piuttosto che siano le altre ad aprire le danze. L’esperto ritiene tuttavia ”molto probabile” che la principale agenzia, S&P Global si pronuncerà negativamente il 28 novembre.