Fiamme in sito nucleare russo dopo drone ucraino abbattuto

Un incendio è scoppiato nella notte in una centrale nucleare russa dopo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto un drone ucraino, secondo quanto riferito dal sito stesso.
(Keystone-ATS) Il “dispositivo è esploso” al momento dell’impatto con la centrale nucleare di Kursk (ovest), provocando un incendio che “è stato domato dai vigili del fuoco”, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram.
Non sono state segnalate vittime o feriti, ma la capacità della centrale è stata ridotta. “Il livello di radioattività nel sito della centrale nucleare di Kursk e nell’area circostante non è cambiato e corrisponde ai valori naturali”, prosegue la nota.
Le autorità locali russe hanno riferito che durante la notte hanno intercettato droni ucraini in regioni talvolta lontane dal fronte, come quella di San Pietroburgo (nord-ovest) o sul Volga. Abbattuto poco dopo mezzanotte dalla difesa antiaerea russa, uno di questi velivoli “è esploso e ha danneggiato un trasformatore ausiliario” sul terreno della centrale nucleare situata nella regione di confine di Kursk, ha annunciato il suo operatore su Telegram.
Sulla costa del Mar Baltico invece, l’intercettazione di 10 droni sul porto di Ust-Luga, vicino a San Pietroburgo, ha provocato un incendio in un terminal petrolifero del gruppo russo Novatek, ha riferito il governatore regionale Alexander Drozdenko su Telegram.
Secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa di Mosca, riporta la Tass, i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto durante la notte 95 velivoli senza pilota ucraini.
Ieri sera, molti aeroporti russi, tra cui quelli di Mosca e San Pietroburgo, sono stati temporaneamente chiusi a causa della minaccia rappresentata dai droni di Kiev. Le restrizioni sono state poi revocate, ma almeno tre compagnie aeree – Aeroflot, Rossiya e Pobeda – hanno annunciato modifiche ai loro orari, fa sapere la Tass.
L’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo ha deviato più di 30 voli su scali alternativi e più di 50 voli hanno subito ritardi. Gli altri aeroporti colpiti dalla misura sono stati quelli di Nizhny Novgorod, Tambov, Samara, Nizhny Kama, Izhevsk, Ulyanovsk, Kirov, Kazan e Penza.