Fatturato in calo per Fenaco, ma è secondo migliore di sempre
(Keystone-ATS) Fatturato in calo nel 2023 per Fenaco: il gigante del commercio controllato dal settore agricolo che comprende marchi quali Volg, Landi, Ramseier e Agrola ha contabilizzato ricavi per 7,5 miliardi di franchi, il 6% in meno dell’anno prima.
Si tratta comunque del secondo miglior risultato sul fronte dei proventi nella trentennale storia aziendale, sottolineano i vertici in un comunicato odierno. Mentre le entrate nei settori dell’agricoltura e dell’energia sono diminuite a causa di fattori legati ai prezzi, l’industria alimentare e il commercio al dettaglio hanno registrato buoni affari. Notevole viene in particolare considerato l’aumento delle vendite di oltre il 30% nel comparto dei sistemi intelligenti di corrente locale basati sull’energia solare.
Il risultato operativo Ebit è sceso del 23% a 107 milioni di franchi, mentre l’utile netto è lievitato da 52 a 97 milioni, grazie a buoni proventi finanziari e al venir meno di effetti straordinari. Per il 2024 è atteso un giro d’affari stabile rispetto a quell’esercizio precedente; l’Ebit e i profitti netti dovrebbero per contro risultare in lieve crescita.
Fenaco è nata nel 1993 dall’unione di sei cooperative agricole con una storia ultracentenaria. Scopo della cooperativa è sostenere i contadini svizzeri nello sviluppo delle loro aziende. Il conglomerato è attivo in vari settori d’attività: offre macchinari agli agricoltori; rileva e commercializza carne, uova, verdura e frutta; trasforma nelle sue industrie i prodotti agricoli in alimenti e in bevande; si occupa direttamente della vendita, con supermercati e distributori di benzina. Oggi Fenaco (il cui nome è una contrazione dell’espressione “fédération nationale des coopératives agricoles”) è una realtà che dà lavoro a circa 11’300 persone, con un organico di 9500 posti a tempo pieno.