Esprimere l’indicibile alle 47esime Giornate letterarie di Soletta

La 47esima edizione delle Giornate letterarie di Soletta, che si terrà dal 30 maggio al 1° giugno, si focalizzerà sui libri che esprimono l'indicibile, dalla perdita alla violenza, passando dalla guerra. Sull'arco di tre giorni, si potrà assistere a più di 140 eventi.
(Keystone-ATS) Lo indicano gli organizzatori in una nota odierna, precisando che molti libri, sia svizzeri che internazionali, trattano di temi quali la violenza, la guerra, la perdita e la coscienza dei propri limiti.
Le Giornate letterarie di Soletta fungono da vetrina per la letteratura elvetica ed internazionale dell’ultimo anno. In totale 74 autori presenteranno i loro lavori: i 140 eventi previsti comprendono, fra gli altri, incontri e letture.
Guerra e violenza
Fra gli scrittori internazionali che porteranno questi temi a Soletta si cita la francese Neige Sinno che tematizza la violenza sessuale subita dal patrigno in “Triste Tigre” (2023), romanzo autobiografico vincitore del Prix Femina e del Prix Goncourt des Lycéens 2022 (Il Premio Goncourt degli studenti) in Francia nonché del Choix Goncourt de la Suisse.
Tra gli ospiti di spicco c’è anche la scrittrice e sceneggiatrice italiana Francesca Melandri che a Soletta presenterà il suo ultimo libro “Piedi freddi” (Bompiani, 2024), un dialogo aperto sulla guerra con suo padre defunto.
Sul tema della guerra discuteranno nel corso di un incontro previsto per sabato 31 maggio la scrittrice israeliana Lizzie Doron e la fotografa e autrice ucraina Yevgenia Belorusets, “che hanno reagito allo scoppio della guerra nelle loro rispettive patrie con un diario”, si legge nella nota.
Autori italofoni
Fra i sei ospiti italofoni si cita la poetessa italiana Laura Accerboni, che vive a Ginevra. A Soletta presenterà il suo ultimo libro “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi, 2024) dove osserva il mondo mentre si miniaturizza, si duplica, si trasfigura.
Lo scrittore ticinese Matteo Terzaghi, classe 1970, porterà alle Giornate letterarie la raccolta di prose brevi “Il manuale del fosforo e dei fiammiferi” (Quodlibet, 2024).
Torna a Soletta anche il poeta e operatore culturale Marko Miladinovic, organizzatore del Ticino Poetry Slam, che ha fatto letture in giro per il mondo. Alle Giornate porterà la sua ultima opera “Libro massimo di poesia. Swiss italian ex jugoslavian not (yet) european poetry sketches book & superulteriori” (Agenzia X, 2024).
Nuovo centro
In vista della ristrutturazione del Landhaus che durerà due anni, la manifestazione ruoterà attorno ad un nuovo centro situato nel parco del Kunstmuseum di Soletta, indicano gli organizzatori. Qui verranno installati un palco e alcuni food truck.
Nuovo luogo, nuove sinergie: le Giornate di Soletta si inviteranno così anche all’interno del museo d’arte e della sala concerti che si trova a pochi passi dal parco.
Si tratta inoltre della prima edizione diretta da Catherine Schlumberger, subentrata lo scorso mese di agosto alla coppia di co-direttori formata da Nathalie Widmer e Rico Engesser.
Premiazioni
Nell’ambito della manifestazione verranno consegnati il Gran Premio di Letteratura alla scrittrice italofona Fleur Jaeggy e i Premi svizzeri di letteratura. Il Premio letterario di Soletta verrà assegnato allo scrittore svizzero-tedesco Alain Claude Sulzer. Verrà anche annunciato il vincitore del Premio svizzero del libro per ragazzi.
Fra le altre novità, durante i tre giorni nella Cantina del Vino, sul Landhausquai, ci saranno trasmissioni live e verranno diffuse registrazioni di discussioni con ospiti delle Giornate, indica la nota.
Lo scorso anno la kermesse aveva attirato un numero record di 18’500 curiosi sul posto e online.
HOMECollegamento esterno