La televisione svizzera per l’Italia

Esportazioni in netto calo in aprile, dopo il record di marzo

Keystone-SDA

Dopo il forte rialzo di febbraio e il record di marzo le esportazioni svizzere hanno subito un netto calo in aprile, influenzate ancora una volta dall'andamento del comparto farmaceutico, in un contesto di scambi con gli Stati Uniti in forte flessione.

(Keystone-ATS) Il valore totale dei beni venduti all’estero è sceso del 9,2% rispetto al mese prima, quando era salito del 13,2%. In sensibile contrazione risultano anche le importazioni, diminuite del 15,6%.

Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (cioè corrette dell’effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a -3,3% (export) e -10,0% (import), emerge dai dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). Hanno preso la via dell’estero merci per 25,2 miliardi di franchi, mentre in direzione opposta i movimenti ammontano a 18,9 miliardi: il periodo in rassegna si chiude con un’eccedenza record di 6,3 miliardi.

Nel confronto con marzo i principali settori dell’export hanno avuto un andamento non unitario. Il ramo di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) -17,1% (a 14,5 miliardi di franchi); seguono le macchine e l’elettronica (+1,4% a 2,7 miliardi), l’orologeria (+16,0% a 2,6 miliardi) e gli strumenti di precisione (+2,3% a 1,5 miliardi).

A livello geografico il continente più interessante per i prodotti elvetici rimane l’Europa (-0,3% a 14,0 miliardi), con un contributo importante fornito da Germania (+7,9% a 3,7 miliardi), Slovenia (-17,2% a 2,3 miliardi), Italia (+0,1% a 1,8 miliardi) e Francia (+11,8% a 1,6 miliardi). In forte flessione è il Nord America (-34,7% a 6,0 miliardi): gli Stati Uniti, malgrado il deciso calo (-36,1% a 5,6 miliardi), mantengono comunque il primato di maggiore importatore di merci dalla Confederazione, una posizione in passato spesso disputata con la Germania. Fa invece un passo in avanti l’Asia (+4,4% a 4,6 miliardi), sulla scia del dinamismo della Cina (+15,2% a 1,4 miliardi).

Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante rimane quello chimico-farmaceutico (-15,6% a 6,5 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (-1,2% a 2,7 miliardi), veicoli (-3,4% a 1,7 miliardi), metalli (-1,6% a 1,2 miliardi) e alimentari (-3,2% a 1,2 miliardi). Riguardo alle regioni, sono in flessione sia l’Europa (-20,1% a 13,9 miliardi) che l’Asia (-2,6% a 3,2 miliardi), come pure il Nord America (-15,4% a 1,1 miliardi).

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR