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Esperti si aspettano ora un taglio dei tassi da parte della BNS

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Con l’inflazione in calo (è notizia di stamane: 1,1% in Svizzera in agosto, contro l’1,3% di luglio) i riflettori sono ora puntati sulla Banca nazionale svizzera (BNS).

Gli esperti sono concordi nel ritenere che procederà presto ad abbassare il tasso guida: il tradizionale esame trimestrale della situazione politica e monetaria è in programma il 26 settembre.

“L’inflazione in Svizzera è in continua ritirata”, afferma Fredy Hasenmaile, capo-economista di Raiffeisen. Il fatto che non sia ancora scesa sotto la soglia dell’1% è dovuto al riflesso degli aumenti delle pigioni alla fine del 2023 e all’inizio del 2024. Poiché all’orizzonte non figura un ulteriore incremento del tasso ipotecario di riferimento – al contrario, si va verso una riduzione entro marzo 2025 – l’inflazione in Svizzera può essere considerata “di nuovo sotto controllo”, ritiene lo specialista.

Dello stesso parere è Alessandro Bee, economista di UBS. “Gli effetti di secondo impatto dovrebbero proseguire nei prossimi trimestri, ma alla fine si esauriranno. In ogni caso, i tassi di interesse in Svizzera sono scesi sia a breve che a lungo termine, rendendo improbabile un ulteriore aumento del tasso ipotecario di riferimento. Inoltre è probabile che le richieste salariali dei lavoratori siano più contenute rispetto all’anno scorso. “In questo contesto è verosimile che la BNS riduca ulteriormente i tassi in settembre”.

Per Karsten Junius di J. Safra Sarasin il calo dell’inflazione sta avvenendo quasi troppo rapidamente. Ad esempio il rincaro al netto degli affitti è sceso ad appena lo 0,4%. Vi è il rischio di una flessione eccessiva dell’inflazione, soprattutto se il franco svizzero dovesse apprezzarsi nei prossimi trimestri. Di conseguenza il capo-economista della banca privata renana si aspetta che la BNS non solo tagli il tasso guida di 25 punti base (cioè 0,25 punti percentuali) in settembre, ma che operi anche due ulteriori sforbiciate nei prossimi dodici mesi.

Daniel Hartmann di Bantleon Bank pronostica tre tagli di 25 punti base in ciascuna delle prossime tre riunioni. Nel complesso, l’inflazione si sta sviluppando al di sotto delle aspettative della BNS e c’è persino il rischio che scenda sotto l’1,0% nel 2025. “Ci sono quindi tutte le condizioni per un allentamento monetario”, si dice convinto l’analista. A suo avviso il tasso guida, oggi dell’1,25%, dovrebbe quindi contrarsi sino allo 0,5% nel marzo dell’anno prossimo. La diminuzione del costo del denaro dovrebbe anche contrastare un ulteriore rafforzamento del franco.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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