ESC: lo stilista Kevin Germanier attivo dietro le quinte

In vista dell'Eurovison Song Contest (ESC), che si terrà da domenica e fino al 17 maggio a Basilea, lo stilista vallesano Kevin Germanier sta accelerando il passo. Oltre a vestire le tre presentatrici dell'evento, fornirà circa 200 abiti frutto di riciclo creativo.
(Keystone-ATS) Germanier firmerà i vestiti delle presentatrici dell’ESC Michelle Hunziker, Sandra Studer e Hazel Brugger che “hanno potuto dire la loro”, ha spiegato a Keystone-ATS e altri media oggi dietro le quinte della St. Jakobshalle di Basilea. A dicembre hanno potuto dare un’occhiata a una cinquantina di disegni e optare per l’uno o l’altro capo d’abbigliamento.
Lo stilista vallesano si occuperà anche degli abiti dei tre show più importanti dell’evento, le semifinali e la finale. Non concepirà invece le tenute dei cantanti in concorso.
“All’inizio, eravamo a quota 100-120 abiti, siamo saliti a 200”. E nei giorni che rimangono prima dell’inizio della manifestazione, possono ancora succedere molte cose, sorride.
A Basilea, le prime ripetizioni si sono già tenute sotto stretta sorveglianza. “Siamo addirittura in anticipo”, ha detto mettendo in avanti la qualità dell’organizzazione “Swiss made”.
L’olimpiade della musica
Per lui, “l’Eurovision, è l’olimpiade della musica”. Lo stilista conosce bene i due eventi avendo firmato gli abiti dei partecipanti alle cerimonie di apertura e chiusura dei giochi olimpici di Parigi l’estate scorsa.
Lo stress dell’ESC non è come quello delle Olimpiadi. “Ai giochi olimpici, ho lavorato solo su due aspetti. All’Eurovision, sono integrato in numerose discussioni come quelle riguardanti le luci o l’angolo delle telecamere”.
“All’Eurovision, si possono fare cose che non posso permettermi con la mia marca.” Germanier ha anche voluto valorizzare creatori e creazioni elvetiche: “abbiamo del pizzo di San Gallo e l’ultima plissettatrice (persona esperta nella tecnica del plissé, ndr.) della Svizzera, che viene da Basilea, nonché studenti”.
Appello a giovani talenti
Sul suo account Instagram, Germanier ha lanciato un appello per essere raggiunto da giovani talenti elvetici. Ha ricevuto talmente tante richieste che si è visto costretto a cancellare il post. “La selezione è stata fatta in funzione dei concetti dello show e non sul fatto di essere talentuoso o meno.”
La TV è un mondo completamente diverso da quello delle sfilate di moda. “Uno show, significa abiti nei quali ballerini e performer si muovono. Non è qualcosa di statico: è un’altra realtà.”
Inoltre, l’ESC è un evento musicale seguito in tutto il mondo. “Ecco perché ho portato questa idea di costume fino alla fine del concetto”, lontano da una semplice trasmissione televisiva svizzera. “Rischiamo ora: tra dieci anni non rimpiangeremo di non averci provato.”
“La TV, come fotoshoppare nella vita reale”
Altra differenza, in una sfilata di alta moda le rifiniture sono molto importanti. “Non è il caso in TV. Una persona potrebbe non avere una sottoascella, per esempio, semplicemente per poter respirare meglio. È per questo che amo la TV, è come fotoshoppare nella vita reale.”
Germanier promette di sorprendere gli spettatori con innumerevoli cambi d’abito. “Talvolta avremo soltanto cinque secondi per passare da uno all’altro. Si tratta di diretta televisiva. Non possiamo dire: ‘e ora pubblicità'”.
Ospite fisso della Fashion Week di Parigi dal 2020, il creatore di moda ha presentato la prima sfilata della sua marca Germanier lo scorso gennaio nella capitale francese.
Con l’ESC dopo i giochi olimpici, la notorietà del 33enne vallesano, figura di spicco dell’upcycling, l’arte di riciclare i materiali, non fa che aumentare.