Ecuador: la capitale Quito in fiamme dichiara lo stato d’emergenza
(Keystone-ATS) Le autorità della capitale dell’Ecuador, Quito, hanno decretato lo stato di emergenza a causa degli incendi che da quasi 48 ore divorano la vegetazione delle colline intorno alla città.
Favoriti dalla peggiore siccità in 61 anni i roghi – che hanno distrutto già 30’600 ettari di foreste – restano vivi nonostante il lavoro di circa duemila tra vigili del fuoco, militari e soccorritori dispiegati sul terreno e l’utilizzo di almeno cinque elicotteri con cui è stata scaricata acqua sulle fiamme per tutta la giornata di ieri.
Finora almeno sei persone sono rimaste ferite e un centinaio di famiglie sono state evacuate. Per il capo della sicurezza della città, Carolina Andrade, “Quito è sotto attacco”. Mentre il sindaco Pablo Muñoz parla di “terrorismo”.
Secondo le autorità infatti l’incendio divampato martedì è stato appiccato da piromani. Dopo che le autorità ecuadoriane hanno offerto una ricompensa a chiunque fosse riuscito a identificare i presunti autori dell’incendio, un 19enne è stato arrestato dopo esser stato sorpreso con una tanica di carburante nella zona di Guápulo, vicino a uno dei focolai.
Il presidente Daniel Noboa, rientrato da New York per seguire le operazioni di spegnimento, studia la possibilità di decretare lo stato di emergenza nazionale.