Due morti per il ciclone Rehan in Bangladesh e India
(Keystone-ATS) Due persone sono morte per il passaggio del ciclone Rehan, che dopo essersi abbattuto ieri sera sulle coste del Bangladesh, ha continuato la sua corsa verso l’interno del Paese e dell’India, perdendo di intensità e trasformandosi in tempesta.
Lo fa sapere Kamrul Hasan, del Dipartimento per la gestione dei disastri del Bangladesh. Quasi un milione di persone hanno cercato riparo nell’entroterra del Bangladesh, mentre lo stato indiano del Bengala Occidentale ha evacuato 150mila persone.
Le conseguenze del ciclone, con venti fino a 111 chilometri orari, onde altissime, sono state devastanti: alberi sradicati, case scoperchiate con i tetti di lamiera volati via, pali della luce divelti, vaste aree allagate dalle piogge che hanno sferzato la zona per tutta la giornata.
Il territorio costiero del Bangladesh è zona densamente popolata, anche se si trova ad appena un metro dal livello del mare. Negli ultimi decenni i supercicloni sono aumentati sia per numero che per intensità, passando dalla media di uno all’anno a tre.
Secondo gli esperti, la foresta del Sundarbans, la più ampia foresta di mangrovie al mondo, condivisa dal Bangladesh e dall’India, nel punto in cui i tre fiumi Gange, Brahmaputra e Meghna incontrano il mare, ha contribuito a mitigare le conseguenze del ciclone, facendo da scudo all’entroterra.