Droni israeliani: saranno acquistati modelli senza funzionalità

I droni di ricognizione di fabbricazione israeliana ADS 15, la cui consegna all'esercito è segnata da tutta una serie di ritardi e problemi tecnici, saranno acquistati senza le funzionalità inizialmente previste.
(Keystone-ATS) Il consigliere federale Martin Pfister ha escluso di interrompere il progetto e assicura che le capacità fondamentali dei velivoli sono garantite. Solo tre dei sei droni ordinati potranno tuttavia essere utilizzati appieno.
In particolare gli ADS 15 saranno in grado di rimanere in volo per lunghi periodi, ha assicurato il capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) in una conferenza stampa tenuta stamani all’aerodromo militare di Emmen (LU), stando alla documentazione che l’Ufficio federale dell’armamento ha pubblicato simultaneamente all’evento informativo.
Dopo “approfondita” analisi da parte degli specialisti del Dipartimento, il consigliere federale ha deciso che i droni saranno consegnati privi di tre funzionalità inizialmente giudicate rilevanti: non ci saranno il sistema automatico anticollisione (denominato nell’inglese Detect and Avoid nel gergo della difesa), quello per decolli e atterraggi indipendenti dal GPS e quello antighiaccio.
Queste lacune comportano importanti limitazioni nell’uso dei velivoli. Senza Detect and Avoid, di giorno gli ADS 15 devono essere accompagnati da un aereo di scorta se impiegati al di sotto di quote comprese tra 3000 e 4000 metri; senza GPS i voli saranno impossibili in presenza di nebbia al suolo; e senza sistema contro la formazione di ghiaccio sulla superficie del velivolo, l’operatività dei droni è condizionata dalle condizioni meteorologiche.
Malgrado queste pecche, assicura il DDPS, l’ADS 15 è in grado di coprire un’ampia gamma di impieghi militari e civili. Nella quotidianità i droni possono essere impiegati per svolgere istruzioni, per sorvegliare le ubicazioni dell’esercito e per appoggiare le autorità civili in caso di catastrofe. Inoltre il sistema è disponibile su richiesta dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini, del Servizio delle attività informative della Confederazione o dell’Ufficio federale di polizia.
Il Dipartimento non nasconde però altri problemi. Viste pecche presso l’azienda produttrice Elbit, “continua a mancare la documentazione indispensabile per un’omologazione per l’esercizio senza restrizioni”. L’autorità per l’aviazione militare (MAA) ha quindi imposto tra l’altro gli obblighi di avere un paracadute di emergenza, di rispettare un’altitudine minima di volo e di evitare lunghi tempi di permanenza in volo sopra aree densamente popolate. Se queste condizioni vengono rispettate, l’esercizio di volo con i droni può essere svolto in modo sicuro, ritiene la MAA.
È prevedibile che al massimo quattro dei sei droni non saranno in grado di fornire le prove necessarie per l’omologazione e saranno soggetti a determinate condizioni in modo permanente. Elbit ha previsto di sostituire un drone. Ciò consentirebbe di disporre di almeno tre droni che possono essere impiegati senza alcuna restrizione.