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Dividendi attesi in rialzo per gran parte delle aziende svizzere

Keystone-SDA

Buone notizie per gli investitori: la netta maggioranza delle aziende svizzere dovrebbe pagare dividendi più elevati nella prossima primavera.

(Keystone-ATS) Secondo le stime degli analisti valutate dall’agenzia Awp, circa 90 delle 126 aziende prese in considerazioni ritoccheranno al rialzo le elargizioni per gli azionisti. Per 22 imprese si prevede una distribuzione invariata, mentre solo quattordici dovrebbero optare per una riduzione.

Nel 2024 il totale dei dividendi delle società quotate alla borsa svizzera è ammontato a circa 64 miliardi di franchi: ci sono quindi buone possibilità che questo valore venga superato. Sulla base dei valori stimati, il rendimento medio attuale è di circa il 3,1%, cosa che corrisponde all’incirca al livello degli anni precedenti.

I dividendi dovrebbero rimanere tradizionalmente elevati per Sunrise, Mobilezone, VP Bank, Cembra, Coltene o APG, con rendimenti superiori alla media, compresi tra il 5 e l’8%. Ma anche le società i cui prezzi delle azioni hanno subito forti correzioni registrano rendimenti tra i più alti: tra queste figurano Oerlikon, Schweiter e Clariant. Anche l’agenzia di reclutamento Adecco, malgrado l'”ammorbidimento” dell’obiettivo di distribuzione dello scorso anno a favore di una riduzione del debito, dovrebbe registrare un rendimento superiore alla media, con un 4,2% previsto. Sempre però che la società non proceda a un taglio.

Nel settore assicurativo, anch’esso tradizionalmente redditizio, il quadro appare invece stabile. Swiss Re, Zurich e Swiss Life dovrebbero aumentare leggermente i versamenti. A causa dell’andamento dei corsi, in questo campo il rendimento rimane intorno al 5%. Nel ramo finanziario si prevede inoltre un leggero aumento da parte di UBS, Partners Group e Julius Bär, che tuttavia rimangono indietro rispetto alle compagnie assicurative in termini di rendimento.

I titoli immobiliari Swiss Prime Site e PSP Swiss Property dovrebbero mantenere stabili le loro distribuzioni e offrire rendimenti intorno al 3%. Anche i classici titoli a dividendo come Nestlé e Givaudan dovrebbero aumentare moderatamente le loro ricompense agli azionisti, come avviene di consueto.

Balzano all’occhio i significativi aumenti previsti nel settore sanitario e biofarmaceutico: gli specialisti prevedono infatti forti rialzi per Alcon, Galderma, Lonza o Sandoz. I dividendi non sono però al centro dell’attenzione per questi titoli, poiché si tratta di valori di crescita, con rendimenti in parte chiaramente inferiori all’1%. Per quanto riguarda i colossi del settore, Novartis e Roche, gli analisti prevedono solo un leggero aumento delle distribuzioni, ma i rendimenti del 3,7% e del 3,5% sono comunque interessanti.

Ritocchi importanti sono attesi anche da diverse aziende industriali, le cui distribuzioni erano state ridotte nell’ultima stagione dei dividendi. Tra queste figurano Stadler Rail, StarragTornos, Zehnder e Landis+Gyr. Ciò può essere interpretato come un segno di stabilizzazione della loro attività operativa.

Anche Swisscom dovrebbe incrementare il dividendo, per la prima volta dal 2010, portandolo da 22 a 26 franchi, grazie all’aumento degli utili derivante dall’acquisizione di Vodafone Italia. Pure Flughafen Zürich dovrebbe allargare i cordoni della borsa. Un altro caso degno di nota è quello di Orell Füssli, dove gli azionisti possono aspettarsi un incremento significativo, come già avvenuto lo scorso anno.

Sebbene nel complesso prevalgano gli aumenti, vi sono anche esempi negativi. Il produttore di imballaggi SIG ha annunciato una rinuncia totale ai versamenti e anche Rieter nonché Gurit prevedono per lo più una riduzione. Inoltre il fornitore di servizi logistici Kühne+Nagel rischia di dover tagliare i pagamenti, alla luce della situazione ancora tesa nel mercato globale dei trasporti.

Nel comparto industriale, altre aziende rischiano di subire riduzioni: Bucher, Interroll e Burckhardt Compression dovrebbero ridurre i loro dividendi, secondo le aspettative medie degli analisti. Si prevede un passo indietro anche per Swatch, mentre Richemont dovrebbe mantenere stabili le elargizioni.

Nel complesso comunque le attuali previsioni indicano che la borsa svizzera sarà ancora una volta all’altezza della sua reputazione di mercato con dividendi affidabili. Nonostante le incertezze geopolitiche, i costi di finanziamento più elevati, la questione dei dazi doganali e i freni congiunturali, secondo gli esperti l’aumento delle distribuzioni testimonia la solidità dei bilanci e la fiducia delle aziende nell’andamento dei propri risultati.

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