Danni da catastrofi in calo, ma Swiss Re lancia allarme sul futuro
Le catastrofi naturali nel 2025 hanno provocato danni per 220 miliardi di dollari (175 miliardi di franchi), di cui 107 miliardi coperti dalle assicurazioni: lo afferma la società di riassicurazione elvetica Swiss Re in un suo tradizionale studio periodico settoriale.
(Keystone-ATS) I due dati sono nettamente inferiori (rispettivamente del 33% e del 24%) a quelli dell’anno scorso e si rivelano anche sensibilmente più bassi (-18% e -3%) della media decennale, che è rispettivamente di 267 e 111 miliardi di dollari. A pesare in modo particolarmente forte nell’anno in corso sono stati gli incendi boschivi in California e le violente tempeste in varie regioni degli Stati Uniti. L’uragano Melissa è stato il più costoso del 2025 con danni assicurati stimati fino a 2,5 miliardi, in una stagione degli uragani altrimenti non sfavorevole.
Se ai disastri naturali (terremoti, cicloni, tempeste, inondazioni, incendi di boschi) si aggiungono quelli causati dall’uomo si arriva a un totale di 233 miliardi di dollari (contro i 338 del 2024 e i 280 della media degli ultimi dieci anni), di cui 118 miliardi (in confronto a rispettivamente 151 e 121) assicurati.
“Stiamo assistendo a un aumento costante delle perdite causate da violente tempeste convettive”, commenta Balz Grollimund, dirigente di Swiss Re, citato in un comunicato odierno. “L’urbanizzazione in aree soggette a pericoli, l’aumento del valore dei beni, i costi di costruzione più elevati e fattori quali l’invecchiamento dei tetti hanno reso queste tempeste un pericolo fondamentale per gli assicuratori. Poiché i singoli eventi raramente provocano perdite assicurate ingenti, è fondamentale che gli assicuratori considerino l’effetto cumulativo di eventi frequenti e con perdite contenute, insieme all’aumento del valore degli immobili e dei costi di riparazione”.
“Al di là della volatilità annuale, i danni assicurati continuano ad aumentare”, argomenta da parte sua Jérôme Jean Haegeli, capo-economista di Swiss Re, a sua volta citato nel documento per la stampa. “Ecco perché rafforzare la prevenzione, la protezione e la preparazione è essenziale per proteggere vite umane e proprietà. I riassicuratori e il settore assicurativo in generale hanno un duplice ruolo: fungere da ammortizzatori finanziari nonché sostenere lo sviluppo di politiche pubbliche resilienti e consapevoli dei rischi che riducano le perdite future”, conclude l’esperto.