Cuba: proteste con le pentole nel terzo giorno senza energia
(Keystone-ATS) Si sono fatte sentire a Cuba nella notte di sabato le prime chiare proteste della popolazione per la grave crisi determinata dal collasso totale della rete elettrica nell’isola avvenuto venerdì mattina.
Lo riferisce il portale ’14 y Medio’ vicino alla dissidenza al governo castrista di Miguel Díaz-Canel, evidenziando che forti “cacerolazos” si sono avvertiti tanto nella capitale L’Avana, come in altre città, dove in alcuni casi la gente è anche scesa in strada per protestare.
Numerose immagini e video delle proteste notturne degli abitanti dell’isola circolano anche sui social e il portale ‘Diario de Cuba’ riferisce di manifestazioni spontanee anche sul lungomare della capitale, il celebre Malecon, e nel quartiere di Bahia.
Un video condiviso su Facebook dall’attivista Juan Moreno, direttore dei media comunitari dell’Istituto Cubano per la Libertà di Espressione e Stampa (Iclep) mostra invece decine di persone che fermano il traffico stando in mezzo alla strada sbattendo le pentole anche nella zona di San Francisco de Paula.
Il collasso del sistema energetico rischia di aggravarsi ulteriormente per l’arrivo dell’uragano ‘Oscar’ mentre il governo assicura che oltre agli sforzi per ripristinare l’energia si “sta già lavorando duramente per proteggere la popolazione e le risorse economiche in vista dell’imminente arrivo della tempesta”.