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CSt: più tutela per chi subisce infortuni in gioventù

Keystone-SDA

Occorre fornire una migliore tutela a chi subisce un infortunio prima di essere assicurato, come le persone la cui incapacità lavorativa è determinata da ricadute o da postumi tardivi di un problema fisico patito in gioventù.

(Keystone-ATS) Dopo il Nazionale, oggi anche il Consiglio degli Stati ha adottato – con 35 voti contro 9 e 1 astenuto – una revisione legislativa in tal senso. Il dossier è quindi pronto per le votazioni finali.

In adempimento a una mozione dell’ex consigliere nazionale centrista Christophe Darbellay accolta dal Parlamento nel 2019, il Consiglio federale ha proposto una modifica della legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF). Secondo l’esecutivo, le ricadute e i postumi tardivi dovuti a un infortunio non coperto e verificatosi prima dei 25 anni di età saranno considerati infortuni non professionali. Daranno diritto a indennità giornaliere per un massimo di 720 giorni. Il costo massimo di questo nuovo rischio per gli assicuratori è stimato in 17 milioni di franchi all’anno, ha spiegato Damian Müller (PLR/LU) a nome della commissione.

Attualmente, se una persona che non esercita ancora alcuna attività professionale subisce un infortunio, le spese mediche sono assunte dalla cassa malattia. Qualora in seguito, dopo l’ingresso nel mondo del lavoro, dovesse soffrire di una ricaduta o di postumi legati a questo episodio, essa non ha diritto dell’indennità giornaliera prevista dalla legge, poiché l’infortunio iniziale non era assicurato, ha aggiunto Müller. Ne consegue spesso una lacuna di diversi mesi nel pagamento dello stipendio.

La persona in questione deve quindi rivolgersi alla sua assicurazione malattia, mentre la perdita di guadagno è coperta dal datore di lavoro, ma per una durata limitata. Il Governo intende però ora cambiare questa prassi, ha precisato Elisabeth Baume-Schneider.

In aula, una minoranza guidata dal “senatore” Hannes Germann UDC/SH) ha tentato invano di convincere il plenum a respingere la revisione. “L’assicurazione malattia copre questi casi. Non vi è quindi alcuna lacuna. Si sta creando una regolamentazione sulla base di un caso isolato, ha dichiarato Germann. A suo avviso, questo cambiamento è sproporzionato. Il numero di casi ammonta a circa 1’400.

Ma, come detto, la maggioranza del plenum non l’ha seguito e ha votato il progetto a larga maggioranza.

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