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CSt: garantire effettivi protezione civile con civilisti

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Per garantire sufficiente personale alla protezione civile (PC) l’obbligo di prestare servizio sarà esteso in alcuni casi e i civilisti potranno essere obbligati ad assolvere una parte del servizio nella PC.

Lo prevede la revisione parziale della legge federale in materia (LPPC) proposta dal Consiglio federale e sostenuta oggi anche dalla Camera dei cantoni, con 33 voti contro 9 (Verdi e PS).

Questo progetto è necessario per risolvere la cronica carenza di personale delle organizzazioni di protezione civile. Altrimenti, c’è il rischio che i servizi non vengano più forniti, ha indicato il “senatore” Josef Dittli (PLR/UR) a nome della commissione.

La sinistra ha tentato invano di convincere il plenum a non approvare l’impiego obbligatorio di alcuni civilisti nella PC. Qualsiasi impegno di questo tipo deve essere volontario. La protezione civile non deve essere rafforzata a spese del servizio civile, ha sottolineato Franziska Roth (PS/SO).

Ma al voto la maggioranza borghese non ne ha voluto sapere. A suo avviso, è “ragionevolmente possibile” esigere che le persone con conflitti di coscienza con il servizio militare prestino servizio nella protezione civile. La maggioranza di centro-destra ha inoltre respinto le critiche secondo cui il disegno priverebbe il servizio civile della sua sostanza.

I contenuti della riforma

I cantoni dovranno infatti in primo luogo esaurire tutti i mezzi a loro disposizione per colmare la mancanza di personale prima di poter ricorrere a persone che prestano servizio civile, è stato spiegato.

Una decina di anni fa era stato fissato l’obiettivo di garantire 72’000 militi della protezione civile. L’effettivo reale però è di 60’000 persone quest’anno e si prevede che nel 2030 sarà sceso a circa 50’000 militi se non si adottano misure, ha spiegato ancora Dittli.

In base alle nuove misure, un maggior numero di ex membri dell’esercito dovrebbe poter essere riassegnato alla protezione civile. Dovrà infatti prestare servizio nella PC chi non ha svolto la scuola reclute prima dei 25 anni ed è stato prosciolto dall’esercito e gli ex militari che, dopo la scuola reclute, sono stati dichiarati inabili e avrebbero ancora dovuto svolgere almeno 80 giorni di servizio militare.

Revisione in due distinti disegni

Il “senatore” urano ha spiegato come dalla consultazione sia emerso che le disposizioni riguardanti i civilisti potrebbero incontrare opposizioni. La revisione della legge è stata quindi suddivisa in due distinti disegni: uno riguardante le persone soggette al servizio civile e uno relativo alle altre novità.

In questo modo, in caso di referendum, le parti non controverse della revisione non saranno ritardate o respinte.

Il dossier passa ora al Consiglio nazionale.

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