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CSt: anziani e disabili, favorire permanenza al domicilio

Keystone-SDA

Anziani e disabili potranno restare più a lungo al proprio domicilio. Dopo il Consiglio nazionale in dicembre, oggi anche il Consiglio degli Stati ha approvato l'introduzione di nuove disposizioni a tale scopo nelle prestazioni complementari (PC) all'AVS e all'AI.

(Keystone-ATS) Alla luce dell’invecchiamento della popolazione, che continuerà ad accentuarsi nei prossimi due decenni, la Svizzera dovrà affrontare importanti sfide nel settore delle cure di lunga durata, ha sottolineato la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. Allo stesso tempo, le persone coinvolte desiderano mantenere il più a lungo possibile la propria autonomia nel loro ambiente.

Per farlo, non basta garantire assistenza sanitaria, ma serve anche un accompagnamento quotidiano, ad esempio per fare la spesa o per non restare soli, ha sostenuto Josef Dittli (PLR/UR). Circa un terzo delle persone che vivono in una casa di cura necessita di meno di un’ora di assistenza al giorno, ha evidenziato da parte sua Pirmin Bischof (Centro/SO) a nome della commissione.

Nel disegno di legge, il Consiglio federale ha previsto tra le nuove prestazioni il sistema di chiamata d’emergenza, l’aiuto domestico, la fornitura di pasti, nonché servizi di accompagnamento e trasporto.

Le nuove prestazioni di assistenza a domicilio saranno erogate sotto forma di importi forfettari anticipati, qualora il bisogno sia comprovato. Tali forfait ammonteranno ad almeno 11’160 franchi all’anno per persona.

I costi della riforma – oscillanti fra 340 e 730 milioni di franchi dal 2030 – dovrebbero essere a carico dei Cantoni che potranno però risparmiare grazie ai mancati ricoveri, ha precisato Baume-Schneider.

Il dossier torna ora al Consiglio nazionale per l’esame delle divergenze.

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